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Paolo Villaggio: “Sono invidioso di Beppe Grillo, era un mio suddito”

Durante una puntata de Le Iene Show Sabrina Nobile ha incontrato l’irriverente Paolo Villaggio, in ospedale per alcuni accertamenti. Durante un’intervista fiume ha raccontato la sua dissacrante visione dell’Italia: dall’omosessualità alle droghe, dai tradimenti all’invidia che ha provato per Pozzetto e il suo ex suddito Beppe Grillo.
A cura di Simona Saviano
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Sabrina Nobile in un servizio a Le Iene Show trascorre del tempo insieme a Paolo Villaggio che ha compiuto 80 anni da poche settimane. Lo incontra in ospedale e l'attore è restio a spiegarne le ragioni, racconta che tutto è partito con un controllo a cui è poi seguito un ricovero, forse per ulteriori accertamenti. In una chiacchierata fiume davanti un piatto caldo in un ristorante a cui ruba le posate, Villaggio rivela che il suo vero "male" è l'invidia che prova nei confronti di alcune persone:

Renato Pozzetto era inferiore a me. Adesso per esempio ho localizzato la mia invidia su Beppe Grillo: lui era un mio dipendente, un mio suddito. Adesso è diventato padrone d'Italia.

Dopo aver avvertito lo staff de Le Iene di voler fare un'intervista seria con la sua solita irriverenza "Ragazzi se mi prendete per il c**o questa volta non la passate liscia", racconta di essere avere più successo oggi rispetto a tanti anni fa e ci sono degli aspetti della notorietà che gli piacciono:

Non ho mai avuto tanto successo come oggi, quando rubo nei supermercati se ne accorgono e non dicono nulla.

Il momento non dev'essere dei migliori visto che racconta di aver scritto un libro "Siamo nella merda" per soldi. E' un tomo in cui rivela la sua visione delle cose: non crede in Dio e nell'aldilà ma nel denaro e nei valori terreni. Chiarifica le sue idee sui matrimoni gay e racconta di aver fatto uso di droghe. Recentemente una sua frase sull'omosessualità aveva scatenato tante critiche:

E' una tale indecenza stabilire che non tutti gli uomini sono uguali. Sulle adozioni per i gay? Sarei felice di essere adottato da un uomo molto ricco. Mi sono drogato una decina di volte di cannabis.

Da un punto di vista politico ha scelto di votare per il suo ex suddito Beppe Grillo: "Sono molto contento che ci siano i grillini e felice che siano inesperti". L'intervista si fa piccante e Sabrina Nobile indaga sulla sua sessualità.

L'amore dura anche un anno e poi finisce e si trasforma in sopportazione. Non so con quante donne sono stato, ma l'emozione più grande è stata con una capra. Mia moglie l'ho tradita tipo 150 volte. Adesso non faccio più sesso e sono costretto a cag**mi addosso nei bar.

Torna serio e racconta che insieme a sua moglie ha trovato la felicità: "la solitudine in ospedale è una sensazione sgradevole, la solitudine vissuta con mia moglie è la felicità". E a proposito del regista Mario Monicelli, buttatosi giù dal quinto piano di un ospedale a Roma nel 2010 conferma l'ammirazione:

Ho capito che era un uomo di un coraggio straordinario. Forse il numero uno della mia vita. Io al suicidio però non ci penso. Eutanasia sì per gli altri, non per me.

Conclude infine rivelando di non avere più soldi: "Ero ricchissimo, non ho più una lira. Sono costretto a chiedere a voi, Iene: facciamo una collaborazione, 320 euro". Irriverente e sopra le righe come al solito, il "personaggio" di Paolo Villaggio non stanca mai i telespettatori italiani, che ovunque gli augurano di guarire presto e ritornare a raccontare la sua dissacrante visione dell'Italia.

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