Paolo Brosio commenta Scherzi a Parte: “Dal male alla fine si è generato il bene”
Ieri è andata in onda la prima puntata di Scherzi a Parte. Lo scherzo che ha suscitato più dibattito è stato di certo quello ai danni di Paolo Brosio. Il giornalista si è sciolto in lacrime dopo aver ricevuto la telefonata di un finto Papa Francesco. Il servizio ha diviso il pubblico tra coloro che lo hanno reputato divertente e coloro che, invece, lo hanno interpretato come una mancanza di rispetto nei confronti della forte fede provata da Brosio. Il diretto interessato, intanto, ha pubblicato sul suo sito un lungo post in cui ha spiegato i retroscena dello scherzo subito:
"Lo scherzo che mi è stato fatto era stato girato il 18 settembre 2013 ed era stato bloccato dai miei avvocati perché ritenuto offensivo e denigratorio nei confronti dei valori in cui oggi profondamente credo: i valori cristiani e la Fede cattolica. La finta telefonata del Papa registrata a sorpresa e nella quale avevo ciecamente confidato, mi aveva profondamente amareggiato e rattristato perché per me il Papa è il Vicario di Cristo sulla Terra. Ma il Cielo mi ha protetto e la Madonna mi ha aiutato a comprendere che quella non era un’intervista di giornalisti della BBC ma un diabolico scherzo de Le Iene".
Paolo Bonolis e Le Iene si sono scusati con lui e così hanno trovato un punto d'incontro che ha soddisfatto entrambe le parti:
Da un male è nato e si è generato un Bene perché sia Le Iene che Paolo Bonolis si sono alla fine rattristati e scusati per aver architettato questo piano e volendo a tutti i costi mandare in onda questo eccezionale filmato mi hanno chiesto di poterlo utilizzare. Ho accettato, sia pur mal volentieri, alla sola condizione di essere aiutato per raccogliere fondi con l’Associazione Onlus da me fondata Olimpiadi del Cuore in Bosnia Erzegovina per il progetto “Mattone del Cuore – Primo Ospedale di Medjugorje” e gli altri progetti “Orfani ed Anziani” e “Studenti Poveri” portati avanti dall’associazione".