Paola Perego: “Accusata ingiustamente di sessismo, ho avuto paura di uscire di casa”
Dopo Antonella Clerici e Adriana Volpe, un altro personaggio Rai approda a Verissimo: si tratta di Paola Perego, ospite del salotto di Silvia Toffanin nella puntata del 28 settembre. La Perego è un altro volto Rai la cui presenza sulla scena è stata drasticamente ridotta. Alla Toffanin, Paola ha raccontato la più grande delusione professionale subita in occasione della chiusura di Parliamone Sabato dopo la protesta scatenata dalla lista sulle “donne dell’Est”. Quel momento rappresenta ancora un ricordo terribile per la Perego:
La cosa che più mi ha fatto male è stata quando mi hanno accusato ingiustamente di essere sessista e mi hanno chiuso il programma che conducevo. Da sempre porto avanti battaglie a favore delle donne e questa cosa mi ha ferito profondamente. Sentivo il giudizio della gente per strada e mi sono quasi ritrovata ad avere paura di uscire di casa: un’esperienza bruttissima.
Il libro di Paola Perego sugli attacchi di panico
Spazio anche per le considerazioni di natura privata. Paola ha raccontato che sta scrivendo un libro su un argomento che le sta molto a cuore: gli attacchi di panico. Lei stessa ne è vittima fin da quando era solo una ragazzina: “Ne ho sofferto per una trentina d’anni, quasi tutta la vita, tant’è che sto scrivendo un libro sull’argomento. Il primo attacco di panico non lo scordi mai. Io avevo sedici anni, ero in macchina, mentre tornavo dal cinema e mi mancava l’aria. In generale, quando mi arrivavano le crisi scrivevo molto, così ora ho deciso di raccogliere i miei diari e di scrivere questo libro per raccontare la mia esperienza e far capire agli altri che se chiedi aiuto è molto più facile guarire. Chi ha gli attacchi di panico si sente debole, pensa che gli altri siano tutti più forti e si vergogna a dirlo”.
Il matrimonio con Lucio Presta
La Perego ha difeso strenuamente il legame con il marito Lucio Presta, storico agente di alcuni dei personaggi più noti e influenti della televisione: “Ho capito che era quello giusto praticamente subito. Dopo sette mesi che stavamo insieme gli ho detto che se anche la nostra storia fosse finita lui sarebbe stato l’uomo più importante della mia vita. Abbiamo la stessa visione del mondo e la stessa onestà morale. È lui l’uomo che mi completa. Tra alti e bassi sono 23 anni che stiamo insieme”. Lei stessa è una sua assistita, circostanza che l’ha messa nelle condizioni di vivere non poche difficoltà:
Mi hanno ferito quando mi dicevano che ero raccomandata e che lavoravo solo perché ero sua moglie. Ma dopo un po’ ti fai le spalle larghe e non ti interessa più quello che dicono le altre persone. Anzi, lui ha fatto cinque Festival di Sanremo e io neanche uno: devo iniziare a farmi raccomandare meglio.