Paola Ferrari fuori dalla Domenica Sportiva, rivoluzione a Rai Sport
Le dinamiche interne alla Rai restano sempre misteriose e spesso inspiegabili, per via di quella coltre di mistero che veicola buona parte delle decisioni prese dai dirigenti aziendali. Poco chiaro quando un cambio sia una bocciatura o una promozione, sensazione che si prova anche oggi dopo l'arrivo delle voci di una vera e propria rivoluzione interna alla redazione sportiva, a pochi giorni dalla fine di un mondiale che la Rai, al netto dei tagli, del dislivello palese di offerta rispetto a Sky e, spesso, dei pregiudizi, è riuscita a gestire con un certo orgoglio e, soprattutto, con risultati di pubblico tutt'altro che deludenti (per quanto a distanza siderale da quelli che un mondiale di calcio avrebbe comportato un decennio fa).
Paola Ferrari sostituita da Sabrina Gandolfi
Quindi ecco che comincia a circolare la voce di una rivoluzione, ma a metà. A pagare le spese di un restyling voluto dal direttore Mauro Mazza (ex dirigente della prima rete del servizio pubblico), sono dei volti principali della spedizione brasiliana: Paola Ferrari, Stefano Bizzotto e Franco Lauro. La prima, nel bene e nel male personaggio di punta del prodotto sportivo offerto dal servizio pubblico, dopo aver collezionato risultati di share superiori al 10% nel pre-serale durante il mese di Brasile 2014, saràsostituita alla guida della Domenica Sportiva. Il contenitore serale di Rai2 dovrebbe passare nelle mani di Sabrina Gandolfi (da qualche anno alla conduzione di Sabato Sprint, che passerà a Monica Matano); tutto ciò nonostante la Ferrari, pur non accompagnata da una simpatia universale da parte del pubblico ed espressione di uno stile di conduzione che molti ritengono vetusto, sia riuscita nell'impresa impossibile di tenere a galla l'imbarcazione: un programma domenicale che arriva dopo un'intera giornata nella quale i gol della domenica si sono visti fino alla nausea e l'offerta immensa della concorrenza ha già ampiamente consumato ogni spunto di analisi possibile. Molti chiedono su Twitter a Paola Ferrari dell'attendibilità della notizia, per ora nessun commento.
Stefano Bizzotto declassato
Stefano Bizzotto invece, voce della nazionale nell'ultimo anno, che ha avuto la sfortuna di narrare le gesta non proprio edificanti di Balotelli e compagnia, sembra essere destinato a fare da spalla ad Alberto Rimedio. Quest'ultimo, così come Marco Lollobrigida, con coraggio ha affrontato in solitudine (ovvero senza commento tecnico) parte dei 32 match che la Rai aveva a disposizione per i mondiali. E sarà premiato con l'incarico di diventare lui la voce della rifondazione della nazionale (una rifondazione non certa, ma nella quale non possiamo che sperare). Bizzotto, pure criticato per le imprecisioni durante le telecronache e, in occasione della finale dei mondiali. per un approccio troppo tedescofilo, dovrebbe a questo punto occuparsi del commento tecnico, affiancando proprio Rimedio sin dal match del 4 settembre, a Bari, tra Italia e Olanda.
Mazzocchi al posto di Lauro a 90esimo Minuto
Ma c'è un terzo volto Rai che, per volontà di Mazza, sarà in qualche modo estromesso dal giro del calcio che conta, ovvero il conduttore di Novantesimo Minuto Franco Lauro, al quale dovrebbe subentrare Marco Mazzocchi, capo spedizione in Brasile, che ci mise la faccia in occasione della brutta figura premondiale della Rai, con il collegamento saltato per un tempo intero di Fluminense-Italia, e che è stato vittima delle prese in giro della rete dopo quella mezza gaffe della toccatina al sedere a Bonolis chiesta in diretta, per scaramanzia: un gesto che lui ha assolutamente rivendicato, in vena ironica.
La lite tra Mauro Mazza e Luigi Gubitosi
Secondo le indiscrezioni, l'improvvisa rivoluzione imposta dal direttore di Rai Sport, che ricopre l'incarico dopo aver vinto la causa contro la tv pubblica ed essere stato reintegrato, non sarebbe passata inosservata. Le voci parlano infatti di una lite con il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi, avvenuta tramite sms, il che farebbe chiaramente pensare a decisioni non accolte esattamente a cuor leggero.