Pamela Prati contro Stefano De Martino: “Mi ha fatto apparire come una persona meschina”
Pamela Prati non ci sta e dopo la baruffa televisiva andata in onda ieri sera su Canale 5, nel corso della quarta puntata di "Selfie – Le cose cambiano", ci tiene a replicare e a dire la sua attraverso il suo canale instagram privato. Ma cosa è successo ieri? La soubrette ed ex diva del Bagaglino era stata chiamata da Simona Ventura per parlare di un suo problema che, nel corso degli anni, l'ha condizionata molto soprattutto dal punto di vista professionale: la claustrofobia.
Si tratta di un problema noto a chi segue il mondo del gossip e della tv in genere, dato che proprio per questo suo disturbo ha mandato all'aria la sua partecipazione all'Isola dei Famosi e si è resa protagonista, suo malgrado, di alcune situazioni che l'hanno portata direttamente alla squalifica dal Grande Fratello Vip. Ai mentori di Selfie ha chiesto aiuto per superare le sue paure, ma Stefano De Martino gli si è schierato contro, ritenendo che le sue condizioni economiche sono abbastanza per potersi aiutare da sola. Da qui nascono le precisazioni di Pamela Prati
Tanto per precisare. Sono stata invitata personalmente dalla mia amica Simona Ventura a partecipare alla puntata di "Selfie". L'intento era quello di parlare di un mio disagio, che ha fortemente condizionato la mia vita privata e professionale: la claustrofobia. Lo scopo era soprattutto di giovare a quanti soffrono del mio stesso disturbo, incoraggiandoli a non ‘vergognarsi', a parlarne, seguendo il mio esempio. E di indicare, attraverso la consulenza di un medico di chiara fama, come il professor Nardone, le vie di una possibile cura.
"Stavo solo presentando il mio caso"
Pamela Prati rivela di aver avuto l'intenzione – in accordo con Simona Ventura – di presentare il suo caso al pubblico, non ci sarebbe quindi stata accettazione o rifiuto. In definitiva, il caso di Pamela Prati non sarebbe mai stato in gioco.
Sono stata invece aggredita verbalmente da un cosiddetto ‘mentore', e accusata di volermi far curare a spese della trasmissione. Preciso che il mio caso non doveva essere "accettato" o meno, perché si trattava soltanto di presentarlo al pubblico, come avevo concordato con Simona. Il mio rapporto di cura con il prof. Nardone sarebbe stato un mio fatto privato, lontano dalle telecamere. Si è tentato, insomma, di far apparire gretto e meschinamente interessato il comportamento di una persona, che non ha mai approfittato di nulla e che ha sempre vissuto con generosità verso gli altri. E chi conosce lo sa benissimo.