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Pablo Trincia de “Le Iene” svela quante lingue parla (VIDEO)

Il noto inviato della trasmissione Le Iene svela in un video il numero di lingue parlate ad oggi, che sono sempre più oggetto di frequenti domande da parte dei suoi fan. Incluso l’italiano sono dieci, tra le quali anche il persiano e lo swahili.
A cura di Eleonora D'Amore
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Pablo Trincia de Le iene è stato sempre molto apprezzato dal pubblico di Italia 1 e dal popolo del web per la sua proprietà di linguaggio, applicata spesso a lingue diversissime tra loro. I suoi reportage incuriosiscono anche perché in qualsiasi parte del mondo lui si trovi, pare che ci sia nato stando alla sviluppata capacità di comunicazione con la gente del posto. Chiunque, guardando i suoi servizi, si sarà chiesto almeno una volta: ma quante lingue parla Pablo Trincia? A svelare l'arcano è lui stesso sulla sua pagina Facebook  e la risposta avvalora le facce stupite di chi lo aveva seguito fino a quel momento. Trincia pare conosca, bene e meno bene, dieci lingue incluso l'italiano:

  1. IL PERSIANO: è la lingua dei suoi nonni e ha tenuto molto a studiarla, siccome sua mamma non la parlava granché in casa. È riuscito ad acquisire parte della grammatica persiana, ma nel parlato pare sia ancora un po' carente;
  2.  IL TEDESCO: è la sua prima lingua, essendo nato a Leipzig, in Germania. Di padre italiano e madre persiana, a quattro anni conosceva meglio il tedesco che l'italiano, che poi è prevalso dopo il loro trasferimento a Milano.
  3.  L'INGLESE: una delle sue lingue preferite, appresa a 21/22 anni quando si trasferì a Londra per studiare. Trincia si iscrisse alla SOAS per poi laurearsi in "Studi africani ed economia dello sviluppo".
  4.  LO SWAHILI: La scelta di una facoltà sugli studi africani ha comportato anche la scelta di una lingua africana da approfondire e Pablo scelse lo Swahili. Il suo viaggio in Africa, a Zanzibar, gli facilitò l'apprendimento e la pratica linguistica, nonché provocargli l'interesse verso l'ennesima lingua. Era al cinema con la sua fidanzata quando si innamorò perdutamente della lingua hindi parlata dagli attori del film, quindi decise di iniziare a studiarla.
  5. LA HINDI: Studiata prima all'università, ebbe poi modo di approfondirne la conoscenza durante un viaggio di lavoro commissionato da un noto giornale italiano.
  6. LA WOLOF: Lingua parlata prettamente in Senegal, Trincia suole mischiarla al francese perché la sua natura è prevalentemente coloniale. L'amore per il Senegal ha agevolato non poco l'interazione per i "meravigliosi senegalesi" e lo sviluppo dell'ennesima forma comunicativa.
  7.  IL FRANCESE: Non lo parla bene, soprattutto perché non ha mai studiato la sua grammatica. Ne ha imparato il linguaggio fluente durante un viaggio a Mali, dove si parla appunto francese. Trincia confessa di cavarsela per interviste e reportage di vario tipo, ma ammette apertamente di non possederne la piena conoscenza.
  8.  LO SPAGNOLO: L'ha imparato leggendo i libri di Pablo Neruda, del quale porta anche il nome di battesimo.
  9.  IL PORTOGHESE: Lo parla poco e l'ha imparato in Brasile, mentre realizzava un documentario commissionato da un noto giornale italiano.
  10.  IL RUSSO: Lo parla pochissimo e nemmeno tanto bene. In realtà, il tutto è collegato alla sua ammissione finale: "Il russo mi fa schifo!".

In conclusione Trincia si rivolge ai giovanissimi, esortandoli ad approcciare in un modo costruttivo l'apprendimento delle lingue e svelandogli il suo segreto: "Non avere mai paura di sbagliare: la lingua è fondamentale, rappresenta spesso una chiave per aprire una porta, quella dei popoli e della cultura".

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