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Ornella Vanoni: “Ho perso un figlio di Gino Paoli e una volta ho abortito, non volevo farlo”

La grande cantante, reduce da Sanremo, si racconta a L’Intervista di Maurizio Costanzo, dalla tormentata storia d’amore con Gino Paoli alla drammatica confessione di un aborto praticato in gioventù.
A cura di Valeria Morini
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Ornella Vanoni è l'ospite de L'intervista, il programma in seconda serata di Maurizio Costanzo, nella puntata in onda giovedì 1 marzo su Canale 5, alle 23 30.  La grande cantante, reduce dalla partecipazione al Festival di Sanremo con il brano "Imparare ad amarsi" insieme a Bungaro e a Pacifico, racconta particolari molto intimi della sua vita. Le domande di Costanzo indugiano infatti sulla tormentata storia d'amore con Gino Paoli e due aborti che sono tragici ricordi nel suo passato. Uno fu spontaneo, ai tempi in cui era in dolce attesa proprio da Paoli. L'altro fu cercato, sebbene non voluto veramente.

L'amore per Gino Paoli, il figlio perso

Ornella Vanoni è stata una delle più affascinanti artiste nel mondo musicale italiano e una donna cosciente di essere sensuale ("L'ho capito abbastanza presto. Se ho giocato con la sensualità? Sì, certo"). La cantante ricorda a Costanzo il suo primo bacio, senza peli sulla lingua ("Un figo spaziale…l'ho rivisto adesso è invecchiato ma è bellissimo…avevo capito tutto già allora…"), ma si sofferma soprattutto sulla storia con Paoli. I due, nati ad appena un giorno di distanza (lei il 22 settembre 1934, lui il 23) si conobbero nel 1960, dando vita a una relazione appassionata e presto interrotta e anche a un lunghissimo sodalizio artistico. "Lui è un gatto. Non so…non lo vedevo per tre giorni, poi scendevo ed era seduto sui gradini del portone", racconta a L'Intervista, parlando anche della mancata maternità:

L'ho perso…il suo primo figlio era il mio…ma poi l'ho perso…

Il tentato suicidio di Gino Paoli

La sera dell'11 luglio del 1963, Gino Paoli tentò di suicidarsi sparandosi un colpo di pistola. Il proiettile mancò fortunatamente il cuore. Per evitare rischi, non venne mai estratto ed è ancora oggi conficcato nel pericardio. È stato detto che l'artista genovese compì il tragico gesto per questioni sentimentali e difficoltà economiche. Il ricordo della Vanoni di quel momento è curioso:

Quando l'ho saputo non ho pensato a niente perché non ne sapevo esattamente i motivi. Mi ricordo che sono andata a trovarlo di notte […] Lui era pieno di ossigeno. Sono entrata e lui continuava a ridere. Mi guardava e mi tirava i capelli.

L'aborto

Ornella Vanoni accetta di parlare anche di quando, con grande dolore, scelse di abortire in giovanissima età. La decisione derivò dal fatto che il suo compagno di allora non era disposto a crescere il bambino.

Non è che io ho deciso, io stavo con questo ragazzo svizzero. Sono rimasta incinta e lui il bambino non lo voleva… Io ero molto insicura e ho abortito ma non avrei voluto farlo.

Tra gli amori, spesso turbolenti, della Vanoni ci sono stati anche il regista Giorgio Strehler, Lucio Ardenzi (che fu suo marito), Danilo Sabatini, il produttore discografico Michelangelo Romano e l'ultimo compagno, Marco. Tempo fa parlò anche un'infatuazione mai consumata per il fumettista Hugo Pratt. Al centro della sua vita oggi c'è il figlio Cristiano, avuto da Ardenzi, e i suoi nipoti:  "Mentre gli amori sono complicati, l'amore che tu provi per figli e i nipoti è un amore fatto di serenità".

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