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Domenica Live 2020/2021

Orietta Berti: “Mio marito Osvaldo ha perso il 50% della vista. Si sente perso, non può seguirmi”

Ospite a Domenica Live il 25 ottobre, Orietta Berti ha raccontato il grande amore con Osvaldo Paterlini, al suo fianco da ben 55 anni e suo marito dal 1967. Purtroppo, l’uomo attualmente ha dei problemi alla vista: “Osvaldo è autosufficiente, solo che si sente perso perché non può più seguirmi”.
A cura di Valeria Morini
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Orietta Berti è stata ospite a Domenica Live nella puntata del 25 ottobre. La cantante ha parlato del grande amore che la unisce da oltre mezzo secolo al marito Osvaldo Paterlini, da cui ha avuto i due figli Omar (nato 1975) e Otis (1980). Quest'ultimo li ha resi nonni della piccola Olivia. Purtroppo, Osvaldo ha alcuni problemi di salute:

Sono stata fortunata. Siamo insieme da 55 anni. Che bello il mio Osvaldo. Ha un carattere d’oro mio marito, un modo d'esprimersi molto dolce. Adesso non sta tanto bene, ha perso il 50% della vista ma è autosufficiente, solo che si sente perso perché non può più seguirmi.

L'aneddoto sul matrimonio con Osvaldo

La coppia si è sposata nel 1967. A proposito del matrimonio, che fu ripreso dalle telecamere televisive, la cantante ha raccontato un simpatico aneddoto: Osvaldo era talmente emozionato da non riuscire a pronunciare il "sì", limitandosi ad annuire con la testa, tanto per una curiosa circostanza venne poi "doppiato" da Al Bano: "Praticamente con il sonoro ho sposato Al Bano".

La carriera grazie al sogno del padre

La Berti ha raccontato anche i suoi esordi musicali, svelando che il mestiere di cantante inizialmente non era nei suoi progetti e che è diventato il suo lavoro in onore del padre Mafaldo:

Volevo fare la hostess o la maestra d'asilo. Ho fatto la cantante per amore di papà. Mio papà voleva fare il tenore, ma dovette interrompere gli studi perché il papà li aveva abbandonati (era andato in Francia, a Bordeaux, con un'altra donna, e non mandava più gli aiuti a casa). Così ha dovuto lavorare per mantenere la mamma e i due fratelli. Mio papà ha perso la vita e ho deciso di realizzare il suo sogno. Ho cominciato con i concorsi di voci nuove, Il mio papà mi ha "mandato" in giuria il grandissimo Giorgio Calabrese, che quando mi ha sentito cantare Il cielo in una stanza mi ha portato a Milano a fare dei provini. Io mi chiamo Orietta Galimberti, Calabrese voleva chiamarmi Orietta Galim. Ho detto di no, e allora abbiamo scelto Orietta Berti.

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