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Ora ci tocca anche Sgarbi: il programma come Lei comanda

Originariamente si sarebbe dovuto chiamare Il mio canto libero, ora si chiamerà Ora ci tocca anche Sgarbi: comincia il 18 maggio la nuova trasmissione su Rai 1 del critico d’arte Vittorio Sgarbi, ostacolato dalla Lei e dal direttivo Rai sulla messa in onda del programma. Il nuovo DG Rai vuole filtrare i contenuti e decide che la prima puntata non parlerà di Dio, ma della figura del Padre, in tutte le sue accezioni.
A cura di Marianna D Onghia
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vittorio sgarbi

La riformatrice Lorenza Lei comincia sin da subito a mettere ordine in Rai, dopo la recente nomina a direttore generale, e a prendere il controllo dei programmi più esposti del palinsensto. Uno di questi, atteso sin dal suo annuncio, è il programma tanto desiderato da Sgarbi, perchè tutto suo e in qualità di talk-show Anti-Saviano. Inizialmente, il titolo della trasmissione, attesa per i primi di maggio e slittata per due appuntamenti, doveva chiamarsi Il mio canto libero, omonimo del testo di Battisti e segno emblematico degli intenti televisivi di Sgarbi, con carta bianca, finalmente, per dire la sua, tutta.

Almeno queste erano le intenzioni: a pochi giorni dalla prima previsione di messa in onda, dal direttivo Rai arrivano delle richieste. Il nuovo DG Lorenza Lei vuole essere informata, da conduttore e autori del programma circa le tematiche e i contenuti previsti per le puntate del programma: viene così ad apprendere che Vittorio Sgarbi ha intenzione di inaugurare la sua trasmissione parlando di Dio, in tutte le sue accezioni e dal punto di vista dei diversi tipi di credo. Ha intenzione, precisamente, di invitare Mattex Fox, teologo eretico che ha stilato le 95 tesi in contrasto col Vaticano. Al nuovo direttore generale il tema non va giù, da fedele cattolica qual è, e comincia a disapprovare i contenuti del programma, arrivando a deciderne le tematiche e addirittura a stravolgerne il titolo.

Queste misure prese da Lorenza Lei vengono giudicate manovre di boicottaggio dal conduttore, che in una lettera aperta alla donna più potente della Rai, chiede rispetto delle clausole del suo contratto e sarebbe dispiaciuto se l'opposizione della Lei derivasse dal fatto che il suo predecessore Masi approvasse a pieno il progetto e i contenuti decisi da Sgarbi. Arriva così, dal direttivo Rai, il nulla osta al programma, che addirittura sembrava dovesse essere registrato, così che la Lei potesse meglio filtrarne i contenuti.

Il programma è previsto ora per il 18 maggio, salvo ulteriori slittamenti o novità e si chiamerà Ora ci tocca anche Sgarbi, che non sappiamo se sia il pensiero della Lei o un semplice titolo sarcastico. Certo, il progetto iniziale di essere l'anti Saviano della tv, Sgarbi l'ha perseguito pienamente: se lo scrittore napoletano a Vieni via con me spaziava tra gli argomenti più scottanti e delicati, in assoluta libertà, Sgarbi non può pensare a ciò che vuol dire o trattare, che gli si chiude in parte la bocca. Proprio due opposti!

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