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Operaio licenziato da ArcelorMittal: “Ho solo condiviso un post su Svegliati amore mio”

ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto, aveva sospeso due operai per aver pubblicato un post che invitava a guardare la fiction Svegliati amore mio, presumibilmente accompagnato da “affermazioni di carattere lesivo e minaccioso”. Uno dei due lavoratori si è scusato pubblicamente e ha evitato il licenziamento. L’altro ha perso il lavoro dopo 21 anni.
A cura di Daniela Seclì
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Nei giorni scorsi, ha suscitato grande dibattito e polemiche la decisione di ArcelorMittal di rendere oggetto di contestazione disciplinare e sospensione cautelativa due dipendenti a seguito della pubblicazione di un post relativo alla fiction Svegliati amore mio. Secondo quanto sostenuto dall'azienda, il post che invitava a guardare la serie con Sabrina Ferilli, sarebbe stato accompagnato da "affermazioni di carattere lesivo e minaccioso". In queste ore, è arrivato il licenziamento di uno dei due operai.

Le dichiarazioni dell'operaio licenziato

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Si chiama Riccardo Cristallo l'operaio che in queste ore ha perso il posto di lavoro. Il quarantacinquenne tarantino, padre di due figli, lavorava come tecnico di magazzino da 21 anni. A LaPresse, ha raccontato di essere stato assunto nel 2000, ma – a seguito di un post su Facebook – è stato licenziato. Cristallo si è difeso:

"Ho fatto solo copia e incolla di un post su Facebook e per questo sono stato licenziato da ArcelorMittal, dopo un provvedimento disciplinare di sospensione. ArcelorMittal mi contesta di aver leso l’immagine della società. E questo perché qualche giorno fa ho condiviso sulla pagina Facebook che ho con mia moglie un post scritto da altri con cui si invitava a vedere la fiction Svegliati amore mio in onda su Canale 5. Il post conteneva frasi che facevano riferimento a situazioni di inquinamento ambientale, io abito a Taranto mica a Trento e credo di non essere stato l’unico a condividerlo. Il 31 marzo scorso ho ricevuto la comunicazione di avvio del procedimento disciplinare con sospensione e inibizione all’ingresso nello stabilimento con invito a presentare entro 5 giorni una risposta, cosa che ho fatto: il mio avvocato ha mandato una Pec a cui ha fatto seguito una raccomandata. Adesso impugnerò il licenziamento".

Il secondo operaio sospeso ha chiesto scusa

Dunque, uno dei due lavorati sospesi sarebbe stato licenziato. L'altro operaio contestato da ArcelorMittal ha rivolto delle scuse pubbliche e ha incontrato l'azienda e così è riuscito a preservare il posto di lavoro. Sulla sua pagina Facebook ha preso le distanze dal post che lui stesso aveva condiviso: "Intendo prendere le distanze da una mia precedente pubblicazione in bacheca. In occasione della prima puntata della fiction Mediaset, in virtù della quale mi è stata mossa una contestazione disciplinare dal mio datore di lavoro. Chiedo pubblicamente scusa e tale post non aveva, nelle mie intenzioni, finalità denigratorie ed offensive verso nessuno".

Sindacato Usb ha indetto uno sciopero

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Il sindacato Usb di Taranto (Unione Sindacale di Base), che già aveva espresso solidarietà e sostegno agli operai per la sospensione, non ha intenzione di starsene a guardare e annuncia "azioni dure". Il coordinatore Franco Rizzo ha commentato: "Non è altro che un gravissimo attacco alla democrazia e in particolare alla libertà di espressione e opinione. Si tratta dell’ennesimo schiaffo, come se non bastasse quanto fatto in precedenza a tutta la comunità jonica, che al danno aggiunge la beffa. Lavoro precario e in condizioni di assoluta mancanza di sicurezza, emissioni inquinanti pericolose per la salute umana, impianti fatiscenti e pericolosi, relazioni con i sindacati e istituzioni ridotte a zero, situazione disastrosa per quel che riguarda le aziende dell’appalto, Cigs a pioggia. ArcelorMittal Italia, rappresentata dalla AD Morselli, continua a tessere la ragnatela del terrore". Quindi Rizzo prosegue: "Stigmatizziamo tutto questo e preannunciamo una durissima mobilitazione, mirata a chiedere unicamente che questa multinazionale, il suo AD e i suoi discepoli vengano immediatamente cacciati da Taranto". Corriere.it fa sapere che il sindacato Usb ha indetto uno sciopero a oltranza che avrà inizio alle ore 07:00 di mercoledì 14 aprile.

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