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Omicidio Marco Vannini, la madre: “I Ciontoli mentono, ciò che hanno fatto è vergognoso e mostruoso”

Il programma ‘Chi l’ha visto?’ è tornato a occuparsi del caso di Marco Vannini, il ventenne di Ladispoli ucciso da un colpo di pistola nella notte del 17 maggio 2015. Il giovane si trovava a casa della fidanzata Martina Ciontoli che ora dovrà difendersi dall’accusa di omicidio insieme ai suoi genitori Antonio Ciontoli e Maria Pezzillo e al fratello Federico. Marina Conte è convinta che la famiglia Ciontoli stia mentendo e in studio ha manifestato il suo dolore.
A cura di Daniela Seclì
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La trasmissione ‘Chi l'ha visto?‘, nel corso della puntata trasmessa mercoledì 25 ottobre, è tornata a parlare del caso di Marco Vannini, ventenne ucciso da un colpo di pistola il 17 maggio del 2015. Il giovane si trovava a casa della fidanzata Martina Ciontoli. Con loro anche i genitori di lei Antonio Ciontoli e Maria Pezzillo e il fratello di Martina, Federico Ciontoli. L'intera famiglia si dovrà difendere dall'accusa di omicidio. La fidanzata di Federico, Viola Giorgini, dovrà rispondere di mancato soccorso.

Il dolore di Marina Conte, madre di Marco Vannini

Marina Conte, presente in studio, ha esternato tutto il suo dolore: "Non ho mai avuto modo di parlare con i Ciontoli, non c'è stato neanche uno sguardo. Solo nell'ultima udienza ho potuto rivedere Viola e Federico, ma non mi hanno detto niente. Hanno continuato a mentire, troppi ‘Non ricordo' o ‘Non c'ero' o ‘Non ho visto'. Io la conosco bene la loro casa, non è un castello dove uno può sparire nel nulla". Quindi ha aggiunto:

"Hanno detto un castello di bugie. Oggi per me è come ventinove mesi fa, non è cambiato niente. Non mi aspetto niente da loro. Quello che hanno fatto è una cosa mostruosa, cinque persone si sono chiuse in quella casa. Non è tanto il colpo di arma da fuoco quanto il dopo che è una cosa vergognosa. Stiamo sfiorando il ridicolo. […] Per questa situazione sono in cura da una psichiatra e la mia psichiatra ha detto ‘Guarda Marina, se continui così impazzirai. Cerca di evitare di pensare a queste cose, poi con i farmaci adeguati…'. Lei mi dice che devo andare oltre e pensare a quello che è adesso. Rispetto quello che lei mi dice e vado avanti. Tanto non sapremo mai quello che è stato, lo sanno solo loro cinque. Sono fermi e determinati nel loro silenzio".

Le dichiarazioni rese in aula da Viola Giorgini

Lunedì 23 ottobre, Viola Giorgini si è presentata in aula. Ecco le dichiarazioni della ragazza: "Quella notte, l'unico momento in cui ho visto la pistola è stato quando Federico è uscito di colpo dal bagno. Andava di fretta e disse ‘Le tolgo da qui, le metto in un posto sicuro'. In quel momento il fatto che Antonio mi avesse detto che Marco era nudo, passò in secondo piano. Io spinsi la porta per capire cosa stesse succedendo e vidi Marco che era un po' strano, aveva poche forze, era bianco in viso. Antonio disse che era partito un colpo d'aria, che era da tanto che non usava la pistola ed era rimasta una bolla di aria nella pistola. Diceva che Marco si era spaventato, che era in panico, che aveva uno spavento".

In lacrime, poi, ha concluso: "Antonio ci diceva di non preoccuparci, che era stato uno spavento e che la situazione si sarebbe risolta, Federico gli chiese ‘Sai quello che stai facendo? Lo hai fatto altre volte?' e lui disse ‘Sì, non vi preoccupate. State calmi, sta meglio'". Marina Conte, presente all'udienza, ha sussurrato all'indirizzo di Viola "Bugiarda" e indignata ha lasciato l'aula.

Le telefonate ai soccorsi e le urla strazianti di Marco Vannini

Federica Sciarelli ha fatto riascoltare le telefonate al 118 dove emergono le diverse versioni date dalla famiglia Ciontoli. Nel corso della prima telefonata, Federico Ciontoli dice all'operatrice di non avere più bisogno del loro intervento perché Marco si era ripreso. In aula, il figlio di Antonio Ciontoli ha spiegato: "Mio padre disse che non c'era bisogno perché Marco si era messo seduto sul letto. Io non ricordavo neanche che fosse stata annullata la chiamata ai soccorsi". Nelle chiamate successive al 118, lo stesso Federico ha parlato di uno scherzo dopo il quale Marco "si è spaventato tantissimo e non respira più". Quando, invece, è il capofamiglia a chiamare i soccorsi, spiega all'operatrice: "Si è bucato con un pettine a punta, è andato in panico". In sottofondo si sentono le urla strazianti di Marco e una voce femminile che gli chiede di smetterla. A Marina Conte, infine, i Ciontoli avrebbero detto che suo figlio si è fatto male cadendo dalle scale.

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