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Nuzzi: “Riaperte inchieste grazie a Quarto Grado. Ma non ci sostituiamo ai magistrati”

Il conduttore di “Quarto Grado” e “Segreti e Delitti” ha spiegato il successo delle sue trasmissioni, la soddisfazione di aver fatto riaprire inchieste e soprattutto ha snocciolato qualche anticipazione sul suo futuro professionale.
A cura di Fabio Giuffrida
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Gianluigi Nuzzi è uno dei volti di punta del Biscione, giornalista e conduttore delle trasmissioni "Quarto Grado" e "Segreti e delitti": la prima in onda su Rete 4, la seconda su Canale 5. Come ricorderete, Nuzzi – già intervistato da Fanpage.it – ha sostituito Salvo Sottile che prima era al timone della trasmissione di Rete 4 che è riuscito a portare, in poco tempo, al successo: Sottile, infatti, è approdato a La7 dove ha condotto "Linea Gialla", poi chiuso; adesso si sta preparando ad uno spin-off di "Servizio Pubblico" e soprattutto al programma "In Onda". Nuzzi, invece, da volto Mediaset, ha rilasciato un'intervista a TvBlog dove ha parlato anzitutto di cronaca nera (prima scriveva di Vaticano):

Non penso che la cronaca nera sia un argomento di serie B. Faccio questo lavoro da vent'anni e mi sono occupato sempre di cose diverse. Cerco sempre di portare un metodo, che è il mio metodo di lavoro ma i temi possono cambiare ed è anche una fortuna.

Condurrà anche la prossima stagione di Quarto Grado

"Segreti e Delitti" è una delle nuove sfide del Biscione che, nonostante il periodo "di contrazione del mercato", ha deciso ugualmente di "raccogliere e lanciare nuove sfide facendo sperimentazione" ha dichiarato Nuzzi che si è detto molto soddisfatto degli ascolti registrati: "Fare il 17% in prima serata su Canale 5 con un programma di informazione non capita spesso". L'Azienda, allora, considerati i buoni risultati, ha deciso di prolungare la messa in onda del programma in onda su Canale 5. E a chi accusa i programmi di cronaca di essere troppo morbosi, Nuzzi risponde:

Diamo informazioni, tanto che a volte vengono anche riaperte delle inchieste che erano rubricate come suicidi e invece vengono poi valutate come omicidi. E non è un caso se in ogni puntata c'è qualche procura che ci chiede le interviste o i filmati che abbiamo fatto. Noi non ci vogliamo sostituire ai magistrati: le indagini le fa la procura, noi facciamo il nostro lavoro.

E sul futuro di Quarto Grado:

Martedì prossimo ci sarà la presentazione dei palinsesti Mediaset e vedremo cosa diranno. Penso che sarà tutto confermato, ci sarò.

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