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Uomini e Donne 2019/2020

Uomini e Donne come The Truman Show: Maria De Filippi diventa la voce dall’alto

Il nuovo Uomini e Donne in tempi di coronavirus mostra una nuova svolta della Tv di Maria De Filippi, in cui la Creatrice diventa una voce che guida i personaggi, che le parlano guardando verso l’alto. Una televisione che è sempre più un mondo a parte in cui si annulla la distanza tra personaggi e persone. Una religione che nessuno critica più: o ci credi oppure no.
A cura di Andrea Parrella
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La nuova versione di Uomini e Donne, partita il 20 aprile su Canale 5, è una rivelazione. Gli intrecci tra tronisti e corteggiatori hanno poca rilevanza, quello che conta è, come sempre, il ruolo di Maria De Filippi.

La trasmissione ha presentato subito una grande novità: la conduttrice del programma è sparita, non è presente fisicamente ma gestisce tutto a voce, un po' Alexa di Amazon e un po' dio. Una scelta che appare lo stadio finale di un processo lungo, che va avanti da anni, nel corso del quale Maria De Filippi ha ragionato per sottrazione di sé nelle sue trasmissioni,  con l'effetto che quel mettersi in disparte ha significato, in realtà, rendersi indispensabile.

La Tv di Maria De Filippi è un mondo a parte

Le fattezze divine di Maria De Filippi trovano prove in tutti i programmi del mondo (televisivo) che ha creato, in cui la sua persona si impone come una figura decisiva, un essere risolutore, un'entità al di sopra degli altri  in grado di aiutare le persone, sia in senso laico (Amici), dando lavoro e permettendo loro di coltivare un talento, ma anche in un senso morale, influendo sulla loro condotta, cambiandone i punti di vista. Quante volte, ad esempio, a C'è posta per Te abbiamo visto persone rinunciare ai propri pregiudizi solo per una forma di riverenza e "rispetto per Maria"?

Ed è in un pomeriggio apparentemente uguale agli altri, che questa potenza demiurgica raggiunge lo stadio massimo: Maria De Filippi esce dallo studio, dallo schermo, e diventa una voce fuori campo, uno spirito guida cui manca solo l'eco, alla quale i protagonisti si rivolgono alzando gli occhi al cielo, ringraziandola per i consigli, obbedendo.

Il nostro The Truman Show

Tutta la televisione moderna trova in The Truman Show il limite con il quale confrontarsi. È difficile trovare personaggio che si sia avvicinato a quello di Christof, il deus ex machina della finta realtà televisiva in cui vive inconsapevolmente il personaggio di Jim Carrey, più di quanto abbia fatto la conduttrice. I personaggi del suo universo sono disposti a tutto per lei, semplicemente perché credono nel ruolo che la divinità ha a loro attribuito. "Non è finzione ma realtà, solo controllata", dice con convinzione il personaggio di The Truman Show che interpreta il migliore amico di Truman all'inizio del film. E questo accade nel mondo televisivo di Maria De Filippi, dove i protagonisti eterodiretti di questo microcosmo credono fermamente nel ruolo che a loro è stato attribuito, al punto da annullare la distanza che c'è tra personaggio e persona.

La religione di Maria De Filippi

Non è un caso che Maria De Filippi sia la sola ad aver pensato una televisione completamente immune all'effetto coronavirus, in diretta come in post produzione, plasmando radicalmente la natura dei suoi programmi, stravolgendo i contenitori e incontrando anche il consenso del pubblico. Pubblico che ha ormai accettato trasversalmente l'idea "religiosa" della televisione di Maria De Filippi. La discussione non è più ritenerla bella o brutta, ma crederci o meno. Approccio che ne certifica l'esistenza.

La sua sparizione dal video ha dunque un valore simbolico enorme, perché così facendo Maria De Filippi diventa, a tutti gli effetti, la Creatrice. Colei che fa e disfa, che move i corteggiatori e gli altri tronisti.

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