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Non toccate Simonetta Cesaroni! E Faenza difende la fiction tv

Son cominciate domenica le riprese della serie tv, in onda la prossima stagione su Canale 5: legali e condomini di Via Poma ostacolano il progetto.
A cura di Marianna D Onghia
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Detto-fatto: l'idea del regista Faenza di una fiction per Mediaset sul delitto di Via Poma ha cominciato a prendere forma domenica, a 21 anni dalla tragica scoperta del corpo senza vita di Simonetta Cesaroni, la sfortunata protagonista di questa storia di cronaca nera italiana che sarà ripercorsa in tv nella prossima stagione televisiva. L'inizio delle riprese della pellicola di Valsecchi, su questa controversa e intricata vicenda, che sembra solo ora trovare soluzione con la condanna in primo grado del fidanzato della vittima, non poteva non essere accompagnata da polemiche e tentativi di ostacolare il progetto.

LEGALI E CONDOMINI CONTRO LA FICTION: I riflettori nuovamente accesi in quel di Via Poma hanno accecato non pochi individui, in qualche modo toccati dalla vicenda: un importante magistrato, padre di un ragazzo che nel '90 venne coinvolto nelle indagini, avrebbe spinto i condomini dello stabile reso sfortunatamente celebre per il ritrovamento del corpo di Simonetta, a vietare le riprese all'interno del condominio. I sigilli al luogo del delitto non sono l'unica reazione alle riprese della fiction, che doveva anche aspettarsi una risposta dalla componente legale coinvolta nel caso giudiziario. Il legale di Raniero Busco, in attesa dell' appello dopo la condanna in primo grado, avrebbe infatti annunciato la sua opposizione alla messa in onda della serie tv, ma in via indiretta il regista Faenza si domanda " Ma come? Non ha ancora letto la sceneggiatura…"

LE RAGIONI DI FAENZA: Il regista Roberto Faenza é convinto che gran parte delle polemiche e degli ostacoli postisi sulla strada del suo progetto siano il risultato di una disinformazione dovuta in qualche modo al pregiudizio verso la serie tv: la fiction Mediaset racconterà la vicenda fino a prima della conclusione del processo, senza voler giudicare i colpevoli e gli innocenti, ma facendo luce su quanto sciatta e incauta sia stata la condotta delle indagini, un percorso investigativo "all'italiana" riguardo il quale Faenza racconta di un reperto utile alle indagini, conservato per 20 anni senza sigillature. E poi gli alibi non verificati della gente interrogata, mobilio della scena del delitto venduto e reperti scomparsi, per non parlare delle chiamate minacciose registrate dalla segreteria di casa della vittima.

IL DIFFICILE MESTIERE DEGLI ATTORI: Anche il cast di attori della fiction si pronuncia sul percorso irto di ostacoli per questa pellicola tv: Silvio Orlando che interpreterà l'ispettore impegnato nelle indagini sul caso, è certo che la serietà del regista rappresenti una garanzia per un progetto rispettoso e fedele ai fatti, mentre Giulia Bevilacqua nei panni di Paola Cesaroni, sorella di Simonetta, ringrazia la donna per il grande aiuto datole nell'interpretazione del suo ruolo, il cui punto di vista sarà il principale nella fiction. Imma Piro che interpreterà la mamma di Simonetta e Paola, ha preferito invece evitare contatti con la signora Cesaroni per rispetto della sensibilità della donna e riconoscendo che questa sarà certamente la più difficile interpretazione di una mamma, per lei.

La silenziosa accusa di strumentalizzazione da parte della fiction, insita nelle manovre d'ostacolo alle riprese e alla sua messa in onda, non si palesa nelle dichiarazioni di attori e regista, che dicono  di voler semplicemente raccontare una tragica storia italiana, facendo luce sulle sue controversie e irregolarità, senza processi mediatici o insensibile dovizia di particolari.

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