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“Non mi sposerò mai perché sono morto in un incidente”, lo spot straziante del Super Bowl

Lo spot più discusso tra quelli andati in onda durante l’evento televisivo più seguito al mondo è quello realizzato da Nationwide, la compagnia di assicurazioni americana. Una clip commovente e straziante: un bambino che racconta tutto ciò che non potrà fare nella sua vita perché morto in un incidente domestico.
A cura di A. P.
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https://www.youtube.com/watch?v=dKUy-tfrIHY
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Se c'è una cosa che forse è più attesa e discussa del Superbowl, sono gli spot del Superbowl. Ogni anno, il day after è, specialmente per i paesi europei e in generale quelli in cui il football ha decisamente poco appeal, il giorno propizio per andare a controllare quali siano stati gli spot televisivi che abbiano riscosso maggiore successo nell'ambito dell'evento televisivo più seguito al mondo. E quest'anno, senza apparente ombra di dubbio, almeno a giudicare dai commenti Twitter, è stato quello realizzato da Nationwide, la compagnia assicurativa americana, dedicato al tema del rischio di incidenti domestici e copertura assicurativa.

Lo spot ha un impatto molto forte e immediato, prendendo letteralmente per la giugulare i telespettatori. Della durata di poco meno di un minuto, ha come protagonista un bambino intento a parlare di tutto ciò che non riuscirà mai a fare nella vita, imparare ad andare in bici, volare, riuscire a sposarsi prima o poi, fare un viaggio in giro per il mondo con il migliore amico di una vita. Uno sguardo all'inquadratura e poi il tragico motivo per cui tutto questo non potrà farlo: "Sono morto in un incidente domestico". Poi l'inquadratura di una vasca da bagno ricolma d'acqua che lascia intuire il motivo dell'incidente stesso. La clip ha avuto delle risposte su Twitter altrettanto forti, forse qualcuno l'ha ritenuto leggermente eccessivo, molti si sono emozionati e questo porterebbe a pensare che lo spot stesso abbia avuto il riscontro che cercava. Una cosa è certa: quest'anno, a dettare la linea dell'edizione 2015 del Super Bowl non sono stati gli spot di famosissime catene di ristoranti, carne ed hamburgers, oppure una società produttrice di birre

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