Non basta il teatro di Eduardo e Servillo per battere Barbara d’Urso
Nell'ambito delle celebrazioni per i 30 anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, Rai Uno omaggiava nel pomeriggio il grande Maestro con un'operazione inconsueta per gli standard nazional-popolari, ma che rendeva di nuovo grande il servizio pubblico: la diretta dal Teatro San Ferdinando della "pomeridiana" de "Le voci di dentro", nella versione della compagnia di Toni Servillo, per la regia televisiva di Paolo Sorrentino. Non bastava una coppia di Oscar però, a garantire la ragione degli ascolti di una corazzata messa a punto per non fallire mai: il contenitore trash condotto da Barbara d'Urso, "Domenica Live".
La commedia di Eduardo De Filippo raccolta nella "Cantata dei giorni dispari", tra le più belle mai scritte dall'attore, regista e drammaturgo, mette in scena la natura ambigua tra realtà e sogno, come chiodo per parlare dell' inquietudine dell'animo, dell'uomo che, uscito dalle due guerre, ha perso la sua umanità. Una grande lezione di teatro che, seppur intratteneva come dimostravano gli hashtag #twittaEduardo e #LeVociDiDentro in trending topic, le maggiori tendenze su Twitter, sul risultato finale degli ascolti cedeva lo scettro a Barbara d'Urso.
I dati Auditel, usciti quest'oggi, registrano per "Le Voci di Dentro" 1.731.000 spettatori per uno share del 10.92%, che pur partiva con i favori del traino de "L'Arena" di Massimo Giletti, che ha fatto registrare nella prima parte 3.254.000 spettatori (share 20.87%) e nel segmento "Protagonisti (con l'intervista a Romina Power) spettatori per 2.430.000 con uno share del 17.49%. Domenica Live è invece riuscita ad ottenere nella presentazione 1.605.000 spettatori con uno share del 9,40%, nel segmento Attualità 1.899.000, share 12,68%, nel segmento Storie 1.923.000, share del 14,01%. Complessiamente per una prima parte da 2.588.000, 17,33% e nella seconda, quando in Rai andava "Le Voci di Dentro", 3.416.000 spettatori, 19,39% di share.
L'invito, se così possiamo chiamarlo, è a resistere. Andava in scena ieri il "servizio pubblico" nella sua accezione più generalista possibile, intrattenere e formare: la Rai su Eduardo non ha toppato, e non solo per la diretta ma anche, e soprattutto, per un percorso-documentario che andava in scena nella serata del trentennale su Rai 5, Eduardo, la vita che continua, a firma di Francesco Saponaro. Si continui su questa strada, grazie.