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Nicolas Cage geniale in Storia della parolacce: ora vogliamo la versione italiana del format

Le parolacce sono i tabù più affascinanti che abbiamo e Nicolas Cage le racconta in una serie tv geniale, “Storia delle parolacce”, disponibile da oggi 5 gennaio su Netflix. Il format è a metà strada tra il divertissement e l’approccio scientifico con gli interventi di comici, scienziati e linguisti. Servirebbe una versione italiana con un Nicolas Cage nostrano: magari Claudio Amendola.
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Le parolacce sono multiuso: possono ferire, calmare, divertire, spaventare, insultare e sedurre. Le parolacce sono versatili: nulla lo è più di un "fuck", capace di esprimere tutta la gamma di emozioni possibili. Le parolacce sono i tabù più affascinanti che abbiamo e Nicolas Cage le racconta in una serie tv geniale, "Storia delle parolacce", disponibile da oggi 5 gennaio su Netflix. Sei episodi, ognuno dedicato a una parolaccia differente, analizzando l'etimologia della parola con veri e propri "esperti del settore", dalla scienza cognitiva alla linguistica fino alla pop culture e alla comicità.

Il rinfrancante utilizzo della parolaccia

Gli utilizzi metaforici di una parolaccia come "fuck" sono praticamente infiniti e, rivelano gli esperti con applicazioni pratiche, tutti rinfrancanti. "Storia delle parolacce" è un ibrido tra più generi. Non è una docu-serie, ma lo è; sempre a metà strada tra il divertissement e l'approccio scientifico: "Quando ci insultiamo, produciamo adrenalina e questa adrenalina ci fa sopportare meglio il dolore" spiega Benjamin Bergen, scienziato cognitivo e autore di "What the F" che è tra gli "ospiti fissi" dello show, protagonista dei risvolti più interessanti. Intendiamoci: Storia delle Parolacce fa sul serio, pur non prendendosi sul serio. E anche se dopo un paio di episodi, la sua struttura si fa ripetitiva, resta Nicolas Cage che vale tutto il vostro tempo. Vedere l'attore, ormai vera e propria icona dei film direct-to-video (a proposito, su Amazon Prime Video c'è il suo Grand Isle che vi abbiamo consigliato tra i film da vedere a Capodanno), in una veste così seriosa esibirsi in tutte le gradazioni di "fuck", è decisamente rasserenante.

L'appello: vogliamo la versione italiana

Ora, guardare Nicolas Cage che ci racconta la Storia delle Parolacce più utilizzate in lingua inglese corre il rischio di avere poco appeal qui in Italia. Ma il format è un programma solido che ha momenti accademici quasi illuminanti. Ecco perché, replicando la struttura e riscrivendo tutto dall'inglese all'italiano, una versione nostrana della Storia delle Parolacce non potrebbe non avere successo. Io il nome buono ce l'ho per un corrispettivo di Nicolas Cage in Italia, e no, non è Favino: è Claudio Amendola.

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