Nicola Porro positivo al Coronavirus: “Ho tosse e febbre a 39, non mi sta seguendo nessuno”
Nicola Porro è intervenuto in collegamento a Stasera Italia. Il giornalista e conduttore di Quarta Repubblica è risultato positivo al Coronavirus questa mattina ed è stato costretto ad annullare i suoi impegni di lavoro. Il programma che conce su Rete4 è saltato e Porro si trova in isolamento domiciliare in attesa di guarire. “Mi spiace non esserci ma era inevitabile, visto il tampone” ha detto a Barbara Palombelli che, dopo averlo visto tossire più volte, gli ha chiesto come stesse:
È come una brutta influenza, anche se non vorrei offendere nessuno di quelli che sta male. Ho 39 di febbre e una brutta tosse. I miei genitori sono due signori di 80 anni ed è meglio che non li veda per il prossimo mese perché quella che per me è un’influenza, per qualcun altro potrebbe essere una terapia intensiva.
Nicola Porro e il Coronavirus, non sa com’è avvenuto il contagio
Porro ha spiegato di non avere ancora compreso come sia stato possibile il contagio. “Attenzione a definire le zone rosse. Negli ultimi 15 giorni non ho fatto la vita solita, niente cene, pranzi, uscite eppure me lo sono beccato” ha spiegato “Abito a Roma per la trasmissione e ho la mia residenza a Milano con la mia famiglia. Li ho mandati via da un mese in montagna e io sono andato all’estero senza passare per Milano, se non una volta per l’aeroporto. Ero seduto da solo negli ultimi due posti dell’aereo. Ho preso la macchina e sono andato in montagna. Se vogliamo trovare lo stron** che sta attaccando la malattia al’Italia, facciamolo pure, ma fare più attenzione di quanto abbia fatto non era possibile. Noi facciamo un lavoro per cui non puoi stare male nemmeno un giorno, quindi quando è successa questa vicenda del Coronavirus mi sono autolimitato, senza aspettare i decreti del governo”.
Il tampone e l’isolamento domiciliare per il giornalista
Nessun medico starebbe seguendo il caso di Porro. Dopo il risultato del tampone, il giornalista non avrebbe ricevuto alcun contatto da parte dell’asl di riferimento: “Non mi sta seguendo nessuno. Sono molto bravi questi signori dello Spallanzani. Ieri sera non mi sentivo già bene e gli ho spiegato che dovevo andare in onda e che avevo bisogno di fare un tampone al volo, e di darmi il risultato prima possibile. Il risultato è arrivato questa mattina alle 10.30. Mi hanno detto che qualcuno dell’asl mi avrebbe chiamato ma non ho sentito nessuno. Penso sia anche normale, ci sono altri casi. Per ora mi tengo la febbre”. E infine si è detto contrario all’errore di comunicazione che qualche giorno fa ha seminato il caos in Italia, con decine di persone che si sono allontanate dalla Lombardia:
Io spero che non commettano quell’errore drammatico che hanno commesso per la chiusura della Lombardia. Le cose si fanno senza annunciarle, in maniera seria, non siamo al Grande Fratello. Dovremmo concentrarci sui nostri anziani, non su di me. Spero di non essere intubato domani mattina, me la caverò, spero. Ma non voglio che questo rischio lo corra un ottantenne. Se chiudessimo il paese potremmo pagare tutti le conseguenze.