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Netflix in forte calo, crescono Amazon Prime Video e Disney +

La società guidata da Reed Hastings ha perso in America il 31% delle quote di mercato dei servizi streaming, passando dal 29 al 20%. L’influenza della crescita dei concorrenti Amazon Prime Video, Disney + e HBO Max non può che essere un dato in compensazione con questo calo della piattaforma di Los Gatos.
A cura di Andrea Parrella
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Netflix è stata protagonista assoluta dell'era della digitalizzazione e l'effetto pandemia aveva inizialmente ingigantito lo strapotere della piattaforma di Los Gatos. A inizio 2021, la società aveva infatti annunciato il superamento dei 200 milioni di abbonati a livello globale, con una crescita di 36,58 milioni di nuovi account attivati. Uno strapotere che non poteva essere eterno e che, per forza di cose, ha attirato altri attori, veri e propri colossi come Amazon Prime Video e Disney+ e HBO Max, il cui approdo sul mercato ha certamente limitato la predominanza di Netflix ed eroso lo strapotere della piattaforma che ha di fatto inaugurato questo mercato e cambiato il modo di guardare film e serie TV.

In queste ore sono stati resi pubblici dati che restituiscono la dimensione delle perdite di quote di di mercato di Netflix. Secondo i dati condivisi da Ampere Analysis con TheWrap, la società guidata da Reed Hastings ha perso in America il 31% delle quote di mercato dei servizi streaming, passando dal 29 al 20%. L'influenza della crescita dei concorrenti non può che essere un dato che ha con la perdita di Netflix un rapporto di compensazione e i numeri di Disney + lo dicono in modo esplicito, se si considera che la piattaforma Disney nata nel 2020 ha conquistato oltre 100 milioni di abbonati in tutto il mondo. Difficile capire come questo dato si rifletta sul contesto internazionale, ma questo livellamento di forze potrebbe verosimilmente proseguire se si considera che Disney + sta ancora strutturando le sue produzioni originali nei singoli stati, come testimonia il caso dell'Italia.

Se dunque Netflix resta leader in questo settore in termini di numero di abbonati, alle calcagna c'è già Amazon Prime Video a quota 150 milioni. Le prospettive dei prossimi anni consentono tuttavia ai colossi dello streaming di sorridere, se si considera che, nei prossimi anni, si può preventivare che le piattaforme OTT andranno sempre più a erodere il potere della Tv tradizionale. Ammesso che il cinema inteso come sala torni ad avere la sua rilevanza una volta finita la pandemia.

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