Morto l’attore Alberto Terrani, grande nome del teatro e degli sceneggiati Rai
Lutto nel mondo teatrale e non solo: è morto Alberto Terrani. Attore e regista, molto attivo sul palcoscenico ma anche volto di alcuni film e diversi sceneggiati Rai, si è spento a Padova, all'età di 85 anni. Era anche docente al Teatro Stabile del Veneto nonché vedovo del soprano Lucia Valentini Terrani. Tra i tanti che lo stanno ricordando, anche la cantante Rita Pavone (in basso il post). Queste le parole dell'assessore alla Cultura della Regione Veneto, Cristiano Corazzari:
Oggi si è aperto un vuoto incolmabile nella storia del teatro e della cultura in generale, non solo per il Veneto, ma per tutta Italia. Terrani non è stato solo un grande attore, ma una figura elevata e poliedrica. Nella sua attività ha interpretato Euripide, Shakespeare, autori contemporanei, sempre con uno straordinario successo, a dimostrazione di un'essenza artistica profonda e di un amore infinito per l'arte teatrale e per l'arte in generale. Con la moglie, la grande mezzosoprano Lucia Valentini, Terrani ha costituito uno straordinario binomio nella storia di quel variegato e affascinante mondo chiamato cultura.
La carriera di Alberto Terrani
Al secolo Alfredo Bolognesi, era nato a Pontelongo il 2 giugno 1935. Assunse il nome d'arte da un'idea di Luciano Rispoli, che condusse un concorso nazionale per giovani talenti indetto dalla Rai e vinto dall'attore veneto. Dopo aver militato nella compagnia di Fantasio Piccoli a Bolzano, si spostò a Roma nel 1961, dove studiò con l'attrice Sarah Ferrati e divenne un volto ricorrente negli sceneggiati Rai. Resta memorabile la sua interpretazione nel ruolo del viscido e ambiguo Uriah Heep nel David Copperfield con Giancarlo Giannini e Laura Efrikian. Recitò anche in La donna di fiori, Il conte di Montecristo (era Fernando), La fiera della vanità (Pitt Crawley), La freccia nera (Lord Shoreby), E le stelle stanno a guardare (Stanley Millington), I demoni (Mavrikij) e Il sergente nella neve. Partecipò inoltre ai film Nessuno mi può giudicare di Ettore Maria Fizzarotti (1966) e Gungala la pantera nuda di Ruggero Deodato (1968). Ha fatto parte della Compagnia dei Giovani con Rossella Falk e Anna Maria Guarnieri, recitato molto a teatro (fra l'altro ne Il giardino dei ciliegi con regia di Luchino Visconti) e nel 1968 ha condotto il Festival di Castrocaro.
Il matrimonio con Lucia Valentini Terrani
Nel 1973 Terrani sposò il mezzosoprano Lucia Valentini che aggiunse il cognome Terrani al suo. Mise da parte la carriera di attore per seguire la moglie, in qualità di manager. Dopo la morte della consorte, avvenuta nel 1998, era tornato al teatro come regista di due spettacoli con Rossella Falk e come direttore e insegnante dell'Accademia d'arte drammatica "Palcoscenico" del Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni. Nel 2007 era stato nominato Commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana.