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Morto Ito De Rolandis, tra i protagonisti del primo telegiornale Rai

Si è spento all’età di 86 anni, dopo un breve ricovero in ospedale, Ito De Rolandis. Fu uno dei giornalisti più prolifici delle sua generazione, nonché tra i primi a contribuire alla nascita del telegiornale della Rai. Oltre ad aver collaborato con note testate come “Il Messaggero”, “Il Resto del Carlino”, “La Nazione” e tanti altri fu un grande scrittore di saggi e narrativa.
A cura di Ilaria Costabile
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È morto all'età di 86 anni il giornalista e scrittore Ito De Rolandis, tra i pionieri della televisione nazionale e uno dei protagonisti della nascita del telegiornale della Rai. La morte è sopraggiunta in seguito ad un breve ricovero ospedaliero nella città di Asti, nella giornata di ieri, 31 maggio 2020. A darne l'annuncio è stato il figlio, Alessandro De Rolandis, su Facebook.

Pioniere della Rai

Ito De Rolandis discendeva dalla famiglia del patriota astigiano Giovanni Battista Gaetano De Rolandis detto "Zuanin" (1774-1796), che gli storici considerano come il padre della coccarda tricolore. Il noto scrittore e giornalista nacque ad Asti nel 1934, e aveva conseguito la laurea presso l'Università di Torino. Sin da ragazzo si avvicinò al giornalismo e ad appena vent'anni entrò nel Giornale Radio della Rai. Qualche anno dopo, nel 1954 fu tra coloro che diedero vita al telegiornale del Canale Nazione insieme a Piero Angela, Enzo Tortora, Emilio Fede e Gigi Marsico.

Le collaborazioni giornalistiche

Seppur tra i pionieri del servizio pubblico non abbandonò mai la carta stampata, infatti, dal 1961 al 1981 è stato alla "Gazzetta del Popolo" di Torino con Arturo Chiodi, Giorgio Vecchiato e Michele Torre. Per diversi anni Ito De Rolandis ha collaborato per molti anni con "Il Messaggero" di Roma, "Il Secolo XIX" di Genova, "Il Resto del Carlino" di Bologna, "La Nazione" di Firenze, l'agenzia di stampa AdnKronos, con settimanali e mensili italiani e stranieri.

Prolifico scrittore di saggi e narrativa

In quanto testimone dei più significativi avvenimenti di cronaca e di attualità della storia contemporanea, si è prodigato nello scrivere numerosi saggi, ma anche opere di narrativa. Tra alcuni dei volumi più noti ricordiamo "Giovanni XXIII il Papa Buono", "Torino Dopoguerra", "Cara e Vecchia Torino", "Oltre la cronaca", "Attacco alla Sindone", e anche monografie su personaggi noti come "Enrico Berlinguer", "Maria Josè", e saggi di carattere socio-politico come "Europa Anno zero", "La terra sconfitta". Nel 1995 ha realizzato una ricerca sulla nascita della tv a Torino.

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