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Morto Giampiero Galeazzi, Nicola Savino: “Che dispiacere, non farò più la sua imitazione”

Nicola Savino ha ricordato Giampiero Galeazzi su Fanpage.it. Il conduttore e speaker radiofonico è molto dispiaciuto per la notizia della morte del giornalista sportivo, che ha imitato per anni.
A cura di Daniela Seclì
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È morto Giampiero Galeazzi. Il giornalista sportivo aveva 75 anni. Preziosa figura della televisione italiana, è stato protagonista di programmi di grande successo, da 90º minuto a Quelli che il calcio, passando per Domenica In. Per anni, Nicola Savino ha regalato al pubblico una esilarante imitazione del giornalista, che lo ha fatto entrare ancora di più nel cuore degli spettatori. Oggi il conduttore e speaker radiofonico lo ricorda su Fanpage.it.

"Quando va via una persona così, è un momento di bilanci perché la sua vita è la nostra. Siamo cresciuti con lui. C'è un dispiacere come se si trattasse di un parente stretto. Nel mio caso anche di più. Lui mi diceva: "Grazie a me ti sei comprato la casa, il bagno e pure il soggiorno". Io ho portato alla luce alcune sue caratteristiche, facendo una caricatura rispondente al vero fino a un certo punto. Alcuni aspetti erano inventati. Lui era una persona molto più gentile ed educata di come lo rappresentavo io. Sicuramente spiritoso, un po' cinico, ma mai così volgare come lo facevo. D'altronde le caricature funzionano per questo, ma era sufficientemente intelligente da capire che non doveva arrabbiarsi. Infatti, non si è mai arrabbiato".

Pensa di fare ancora la sua imitazione in futuro?

Non credo proprio. Poi sono cose in cui è il cuore che comanda, ma per il momento direi di no.

Quando è stata l'ultima volta che ha avuto modo di sentirlo?

L'ho sentito poco prima che compisse 70 anni. Cinque, sei anni fa. L'ho sentito per le ultime volte. Era un po' affaticato, lo abbiamo visto tutti anche da Mara (Venier, ndr).

C'è un aneddoto a cui lega il suo ricordo?

Mi raccontava delle professionalità che hanno fatto lo storico 90º minuto e usava un'espressione che fa molto ridere. Diceva "Eravamo tutti così preparati, che il più scemo era sindaco di New York". Erano dei fenomeni, quelli che facevano 90º minuto, la mitica trasmissione che andava in onda alle 18:30 su Rai1. Era la prima che raccontava e faceva vedere i gol, perché i gol prima della Pay TV non si vedevano, si ascoltavano. Quando si videro i gol per la prima volta, era una cosa straordinaria. Galeazzi era uno degli inviati, quello della partita di punta.

Cosa ha lasciato una persona come Giampiero Galeazzi alla tv italiana?

La leggerezza. La capacità di essere versatili in ogni senso. Versatile per quanto riguarda l'unione tra sport e intrattenimento. In questo, Pierluigi Pardo è un suo discepolo. È preparatissimo, ma è pronto a essere un intrattenitore. Ha la competenza, la proprietà di linguaggio, la capacità di mettersi in gioco. Dall'altra parte la versatilità di Giampiero che era esperto di calcio, canottaggio e tennis. A trovarne adesso.

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