Morto Antonello Falqui, papà del varietà italiano. Lanciò Mina e le gemelle Kessler
È morto Antonello Falqui all'età di 94 anni. Papà del varietà italiano, è stato uno degli autori principali di programmi di successo della tv anni 50/60. Ha scoperto e valorizzato grandissimi talenti come Mina, Franca Valeri, Walter Chiari, Paolo Panelli, Bice Valori, le Gemelle Kessler, e collaborato con la comicità italiana di Paolo Villaggio e Gigi Proietti. Ed è proprio in modo comico, alquanto surreale e buffo, che si è congedato su Facebook, lasciando scritto:
Sono partito per un Lungo Lungo Lungo Viaggio……potete venire a salutarmi LUNEDI 18 NOVEMBRE alle ore 11 alla CHIESA S.EUGENIO a V.le Belle Arti Roma. Mi raccomando, niente fiori….al loro posto,se volete, potete aiutare l'associazione QuintoMondo Animalisti Volontari Onlus. P.S. Perdonate Jimmy, Matteo e Luca se non vi hanno avvisato prima.
La laurea in Giurisprudenza mai conseguita
Nato a Roma il 6 novembre 1925,figlio del critico e scrittore Enrico Falqui, ha frequentato la Facoltà di Giurisprudenza per poi abbandonarla poco prima della laurea, essendo stato completamente risucchiato dalla sua passione per il cinema e la televisione. Infatti, dal 1947 al 1949 segue un corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia e nel 1950 diventa aiuto regista di Curzio Malaparte durante la lavorazione del film Cristo proibito. Da lì, il passo come aiuto regista e regista a tutti gli effetti sarà breve.
I grandi successi in Rai
Nel 1952 arriva nel mondo televisivo della Rai, che viveva ancora la fase sperimentale delle sue trasmissioni, in fase di lancio per il 3 gennaio 1954. Antonello Falqui inizia a girare dei semplici documentari, per poi avere la folgorazione de Il Musichiere, celeberrimo programma condotto da Mario Riva, in onda dal 1957 al 1960, che si rivelò essere un successone. Sue anche quattro edizioni di Canzonissima (1958, 1959, 1968, 1969), altrettante di Studio Uno (1961, 1962-63, 1965 e 1966) e Milleluci (1974).
Una vita di successi, che nel 1986 culminerà nel programma Un altro varietà e nel 1988 in Cinema, che follia!. La sua vita è stata talmente piena e iconica che Christian De Sica pensò bene di ispirarsi a lui per il film Il conte Max, dedicandoglielo nel 1991. L'ultimo spettacolo diretto è stato il Pavarotti and Friends del 1992.
Il ricordo Rai del Presidente Foa e Ad Salini
Un genio della televisione, un maestro indiscusso che ha scritto alcune delle pagine più belle del servizio pubblico. I suoi programmi più famosi come Studio Uno, Canzonissima, il Musichiere o Milleluci oltre ad aver segnato un’epoca, quella della tv in bianco e nero, costituiscono ancora oggi esempi di scuola a cui attingere a piene mani. La sua visione, la sua attenzione alla qualità e il suo tocco elegante costituiscono un’eredità di cui la nostra azienda sarà eternamente grata.
Il ricordo di Raffaella Carrà
Anche Raffaella Carrà ha ricordato Antonello Falqui su Twitter: "Addio Antonello Falqui, un grande della nostra TV. Lo accompagno con le mie preghiere".