Morgan cerca la pace con Bugo: “Se chiedi scusa a Sergio Endrigo, io chiedo scusa a te”
Morgan torna alla carica. Dopo l'ospitata di Bugo a Domenica In, dove è andato in onda un vero e proprio processo a Morgan, Marco Castoldi ha risposto dagli studi di "Live non è la d'Urso", lo show della domenica sera di Canale 5. Prima di incontrare sua madre, anche lei ospite della trasmissione, il cantautore che poco più di una settimana fa generava il caso mediatico dell'anno cambiando le parole della canzone portata in gara con Bugo, "Sincero", ha chiesto di poter cantare, accompagnato da un'orchestra di dieci elementi, la canzone della discordia.
Morgan canta la "sua" versione di Canzone per te
Si tratta di "Canzone per te", il capolavoro con cui Sergio Endrigo e Roberto Carlos vincevano il Festival di Sanremo nel 1968. Della discordia perché è proprio su questo pezzo che si sarebbe consumata la rottura tra Morgan e Bugo che ha poi portato Castoldi a quell'uscita sul palco dell'Ariston. Prima di eseguire la sua versione di "Canzone per te", quella che a quanto pare l'orchestra di Sanremo avrebbe più volte rifiutato, Morgan ha però voluto rivolgersi a Bugo. Guardando dritto nella telecamera si è rivolto a Bugatti:
Sei primo in classifica, son contento per te. Ti ho visto felice oggi, è bello vederti felice, hai avuto quello che volevi. Adesso, se tu chiedi scusa a Sergio Endrigo, io chiedo scusa a te e poi suoniamo ancora insieme.
Ed ha quindi aggiunto: "Oggi ti ho scritto un messaggio alle 16.35: "ma ti rendi conto che siamo primi in classifica? Io sono felice per te".
Ma la canzone di Bugo e Morgan non è al primo posto
Questione, quella del primo posto in classifica della canzone di Bugo e Morgan, sulla quale si è prodotto un equivoco. La Classifica Fimi al 13 febbraio 2020 vede il disco di Bugo, "Christian Bugatti", solo al 28esimo posto. Anche il singolo "Sincero" è solo al ventesimo posto. Lontanissimo, quindi, dalla testa della classifica che Bugo incontra solo con la compilation di Sanremo 2020, della quale ovviamente la canzone squalificata al Festival di Sanremo 2020 fa parte.
Morgan ammette che l'albergo di Sanremo gli è stato pagato
Al momento del confronto con le "cinque sfere", Morgan ha spiegato cosa sia accaduto rispetto alla questione dell'albergo, dopo aver denunciato lo staff per non aver pagato la sua stanza, mentre il manager Soave sostiene abbia alloggiato in una camera da 9000 circa alla settimana. Morgan ammette di aver effettivamente alloggiato lì, ma di essere stato osteggiato fino al giorno prima dell'arrivo al Festival, con lo staff che gli aveva più volte preannunciato di volerlo destinare ad un albergo diverso. "Io mi sono pagato i miei assistenti", dice Morgan per spiegare la questione economica e sostenere, essenzialmente, di non aver percepito alcun compenso. Menziona anche delle cifre in modo confusionario, accennando a un investimento di 50 mila euro di cui 45 a Bugo e 5 mila a lui. "Io pago, non ho problemi. Io la musica la faccio gratis".
L'attacco di Morgan: "Mi hanno vilipeso, Bugo ha pisciato su un'amicizia"
"Bugo ha la mia età, ha fatto 9 album ed io 13, è al mio livello. Una persona che non ha imparato le regole dell'educazione, maleducato musicalmente", così Castoldi torna sul comportamento dell'oramai ex amico.
Io sono un moralista, le cose che ho detto a Bugo avrebbe potuto dirle un parroco. Soffermatevi sulle parole. Lui era d'accordo da mesi per eliminare Morgan. Il suo team, dal giorno dopo che eravamo stati presi, hanno iniziato a trattarmi da cane. Nonostante soffrissi, Bugo è arrivato sul palco e ha fatto il gradasso. Non si fa così, devi rispettare Morgan, Sergio Endrigo e il pubblico.
E quindi ha aggiunto: "Lui ha pisciato su un amico. Se mi avesse rispettato, non avrebbe fatto quello che ha fatto sul palco". Vanno in onda le immagini del direttore d'orchestra che alcuni giorni fa, a Vieni da me, lo ha accusato di non essere stato in grado di scrivere la partitura per "Canzone per te":
Sono stato disonorato, vilipeso, è la cosa peggiore che mi è capitata in vita: sono stato considerato non in grado di scrivere musica.