Mondiali 2014, Caressa esulta: “Il segnale Sky arriva prima della Rai”
Pare lontanissimo il tempo in cui l'elemento distintivo che separava la Rai da Sky quanto a racconto delle partite della nazionale: nel 2006, per antonomasia, si sapeva che le esultanze dei telespettatori del servizio pubblico avrebbero esultato con qualche istante di anticipo, rispetto agli sfortunati cugini che con Sky arrivavano in ritardo. Pareva si trattasse di una legge incontrovertibile, che mai potesse essere ribaltata. Ma sulla base di quanto accaduto in occasione della partita dell'Italia contro l'Inghilterrà, ed anche sulla base delle dichiarazioni di Fabio Caressa, non sarà più così. Il responsabile di Sky Sport 24, nonché telecronista dei match degli azzurri con Beppe Bergomi, ha affermato: "Abbiamo un segnale tv fantastico, che ‘brucia' i tempi di trasferimento dal Brasile all'Italia. Non è un caso: mesi fa abbiamo fatto la scelta di investire tecnologie e risorse su questo aspetto delle dirette. Magari a costo di risparmiare altrove per far quadrare i conti".
"Abbiamo lavorato con grandi tecnologie"
Qualcuno gli chiede proprio dell'anticipo con il quale il segnale di Sky arriva nelle case prima di quello della Rai (ecco come seguire i mondiali 2014 in tv) e la risposta di Caressa è serafica: "Sì, me l'hanno detto che mentre da noi Balotelli segnava di testa, altrove in tv Candreva doveva ancora crossare. Ma non vorrei commentare la cosa, perchè nessuno come me capisce i colleghi costretti a raccontare live con uno o due secondi di ritardo. Posso solo dire che non è un fatto accaduto per caso. Ai mondiali di Germania successe a noi, soprattutto nelle prime partite. Non abbiamo dimenticato quella lezione. Abbiamo lavorato con i colleghi del technology per limare ogni centesimo di secondo, e parallelamente abbiamo potenziato il segnale delle dirette. Sky trasmette le gare in una sorta di SuperHd, con più nitidezza e definizione. Ed è uno dei tanti aspetti di questa spedizione che ci rende orgogliosi di lavorare per questa azienda. La tecnologia al servizio degli abbonati è uno dei nostri punti di forza assieme ai nostri colleghi che sono qui a lavorare 14 ore al giorno". Il divario tra il privato e il pubblico continua ad allargarsi,