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Molestie a Greta Beccaglia, la giornalista Cinzia Fiorato racconta le violenze subite in Rai

Dolo le molestie subite da Greta Beccaglia in diretta tv, Cinzia Fiorato, conduttrice e inviata del TG1, ha espresso la sua solidarietà alla collega e raccontato via social episodi di violenze di cui è stata vittima.
A cura di Elisabetta Murina
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Dopo quello che è successo a Greta Beccaglia, molestata in diretta tv da un tifoso dopo la partita di serie A Empoli-Fiorentina, sono diverse le giornaliste che hanno espresso la loro vicinanza alla collega. Tra queste c'è la conduttrice Rai Cinzia Fiorato, che sui social ha commentato la vicenda, raccontando episodi di molestie di cui lei stessa è stata vittima in prima persona, in un'epoca in cui però non c'era la stessa solidarietà di oggi. 

Cinzia Fiorato: "Molti colleghi hanno cercato di ricattarmi sessualmente"

In oltre trent'anni di Carriera, Cinzia Fiorato ha subito molestie e discriminazioni per il suo aspetto fisico. E alla luce di quanto successo a Greta Beccaglia, ha scelto di sfogarsi in un lungo post su Facebook, racontando i suoi esordi in una professione in cui negli anni ottanta di donne ce ne erano davvero poche:

Appartengo alla generazione di giornaliste che hanno conquistato con fatica e sofferenza un pezzettino di spazio in una professione che, quando io ho cominciato, nel lontano 1984, era quasi esclusivamente occupata dagli uomini. Ho avuto la sfortuna di essere anche fisicamente attraente e questo ha creato il fatidico mix esplosivo.

Nel suo lavoro davanti alle telecamere, ha incontrato colleghi (giornalisti e non solo) che le hanno rivolto attenzione indesiderate, spingendosi spesso oltre il limite:

Ho incontrato molti colleghi che hanno cercato di ricattarmi sessualmente nella mia vita professionale, ho avuto diverse "pacche" non gradite, commenti volgari, parole sussurrate, avvicinamenti arbitrari, sguardi invasivi e invadenti.

All'epoca non c'era la stessa sensibilità e solidarietà tra donne verso questo tipo di episodi. Esporsi, raccontare tutto e denunciare i molestatori diventava sinonimo di essere "psicolabile":

Non mi sono mai fatta sopraffare, ma non ho mai potuto denunciare niente, non c'era alcuna solidarietà all'epoca, nemmeno da parte della giustizia. Era tutto molto difficile, erano gli anni 80/90, se ti mostravi mortificata per queste cose ti dicevano che eri una psicolabile, che avevi problemi caratteriali e che sarà mai!! Di episodi umilianti ne potrei raccontare a centinaia, dentro e fuori le redazioni.

Fortunatamente, però, oggi la situazione è migliorata, anche se si tratta solamente di un piccolo gradino e la strada da fare è decisamente ancora tanta:

La strada è ancora lunga, il campo è ancora minato, ma non bisogna abbandonarsi allo sconforto che l'episodio orribile capitato a Greta suscita, pensando che non sia cambiato niente. Per fortuna oggi è cambiato molto, per fortuna oggi la gogna comincia a essere per il molestatore e non per la molestata, come fu per me. C'è ancora qualcuno che nicchia, che non si arrende e ripete fra i denti "e che sarà mai!!", ma il suo è un sussurro, fortunatamente. C'è ancora tanto da fare e il pericolo di procedere con "un passo avanti e due indietro" è sempre in agguato, ma dobbiamo resistere e insistere. Io sto ancora aspettando giustizia e spero che Greta l'avrà un po' anche per me

Chi è Cinzia Fiorato

Cinzia Fiorato, classe 1966, ha lavorato sempre nel mondo Rai: conduttrice, caposervizio, inviata nelle zone di guerra del telegiornale di Rai1 e dal 2010 impegnata negli Speciali TG1.

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