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Miss Italia 2012: le miss “dentro” e i telespettatori “fuori”

L’interesse popolare si è spento da anni. A tenere in vita l’evento è l’abitudine alla riconoscenza verso le istituzioni. Conduttore e organizzazione innocenti: Miss Italia si può solo accompagnare al suo declino, dolcemente.
A cura di Andrea Parrella
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Miss Italia 2012 - Serata finale

E' stato studiato un nuovo motto per eliminare le concorrenti. Dal canonico Per te Miss Italia continua delle precedenti edizioni si è passati ad un caustico Sei fuori. E' la grande novità di Miss Italia 2012, oltre alla vincitrice. Una serata che si conclude mezz'ora dopo la mezzanotte, a che sarebbe potuta terminare almeno un'ora prima. Tuttavia la dilatazione dei tempi è un vizio di forma tutto Rai, una cosa aziendale che non è solo di Miss Italia.

Non spariamo sulla Croce Rossa – Parliamoci chiaro, dire male della resa televisiva di questo evento sarebbe una simulazione perfetta dello sparo sulla Croce Rossa. Miss Italia è obsoleta e criticata da anni, inglobata in quel processo di ammuffimento in cui è capitolato pure Sanremo, un'avversità cronica da parte delle frange più giovani che non trovano in questi due eventi tradizionali un motivo di identificazione generazionale. La verità è che poi, ambedue gli eventi vengono seguiti, ma è cambiato lo spirito: si guardano al fine di poterne denunciare le rughe e di poter dire, come sempre, che chi ha vinto, ovvero Giusy Buscemi, non meritava. E Miss Italia ha 73 anni, le rughe non mancano ed è, obiettivamente, molto meno appetibile di Sanremo, dove qualcosa accade pure nel mentre.

Encefalogramma piatto – L'impressione di vitalità si percepisce solo quando, sul finire, a ridosso di qualche eliminazione, le mamme delle ragazze si fanno sentire dagli spalti e allora il conduttore si esalta simulando la fatica di dover domare le contestazioni. Ma a Fabrizio Frizzi non si può contestare nulla, non esiste un modo diversamente sostenibile per barcamenarsi in un evento del genere. A chi lo accusa di superficialità si potrebbe dire che risponde con la stessa moneta alle argomentazioni di ragazze che restano ragazze e che, pur volendo, non avrebbero lo spazio materiale per andare oltre delle risposte superficiali. Se Frizzi commenta canonicamente con è un bel pensiero ad una ragazza che ringrazia i suoi genitori, le persone più importanti della sua vita, è perché taglia corto, certo di dover arrivare il prima possibile all'unico momento che interessa, ovvero l'elezione. Anche perché il caldo imposto dallo smoking della seconda serata gli riduce di certo le capacità cerebrali.

Il rispetto per l'istituzione – Per Miss Italia non vi è altra soluzione di tenerla in vita se non l'accanimento terapeutico, poiché è decaduta da tempo, ove mai vi sia stata, la centralità della figura della Miss, così come del vincitore di Sanremo. Il sistema spettacolo non gravita più attorno alla reginetta, che oggi si intasca ottantamila euro Nuova Fiat Panda compresa e che prima, invece, aveva una carriera quasi assicurata. Ma la manifestazione non chiuderà, almeno non in un futuro prossimo: la sacralità che attribuiamo al valore della riconoscenza nei confronti dell'istituzione è troppo più grande di un'istituzione con elettro encefalogramma piatto. Non sarebbe equo se Miss Italia fosse l'unica istituzione non funzionante a esser lasciata morire.

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