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Miriam Leone: “Ho rifiutato un posto in Rai, mi dicevano sarebbe stato come un vitalizio”

Miriam Leone confessa di aver rifiutato un contratto che le avrebbe consentito di restare a lavorare in tv sulle reti Rai: “Qualcuno mi ha pure suggerito di proseguire perché “un posto in Rai è come un vitalizio”. Ma alla fine ho rifiutato il contratto che mi avrebbe fatta restare lì”.
A cura di Stefania Rocco
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Miriam Leone, ex Miss Italia che dopo un periodo trascorso in tv si è votata completamente alla recitazione, racconta al Corriere della Sera di aver rifiutato un contratto Rai contro il parere generale. Appassionata di recitazione, ha cominciato a muovere i primi passi in televisione dopo l’incoronazione nel ruolo di più bella d’Italia. Fu in quel frangente che si rese conto che il piccolo schermo non sarebbe mai stato il suo ambiente. Le interessava recitare, sebbene le avessero consigliato di “tenere il posto fisso in Rai”:

Era una tv fatta bene, ma a un certo punto mi sono sentita nel posto sbagliato. Un giorno, durante una diretta, ho avuto la sensazione che nessuno stesse dicendo quello che pensava veramente. Indossavo una maschera adatta al contenitore creato per il pubblico generalista. Beh, ho pensato che quelli non erano i miei panni. Che dovevo uscirne prima di diventare io stessa quel personaggio. Mi è stata data la grossa opportunità di lavorare in tv. Ci ho messo tutta me stessa, anche perché venivo dal nulla. Qualcuno mi ha pure suggerito di proseguire perché “un posto in Rai è come un vitalizio”. Ma alla fine ho rifiutato il contratto che mi avrebbe fatta restare lì.

Lei stessa riconosce di non aver seguito la strada convenzionale per realizzare il suo sogno: “Diciamo che malgrado fosse il mio sogno, ho fatto di tutto per non fare l’attrice”. Quell’ambizione, però, si è infine realizzata. Oggi la Leone sta interpretando due personaggi differenti: è l’intraprendente soubrette Veronica per Sky con 1993 ed è la timida poliziotta Valeria per la Rai con Non uccidere. Due ruoli differenti alle prese con i quali Miriam sente di poter esprimere se stessa, con un vantaggio non trascurabile: “È una fortuna: interpretare personaggi così diversi fa sì che per strada non ti riconosca nessuno”.

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