Minzolini vs Santoro e Travaglio: pseudo sacerdoti dell’informazione
Dopo il confronto diretto tra Travaglio e Belpietro, finito con accuse reciproche da parte dei due giornalisti, nell'ultimo editoriale di Minzolini lo scontro viaggia sui piani del botta e risposta, a distanza di tempo. Il direttore del Tg1, nell'ultimo spazio dedicato ai commenti sui fatti della settimana,ha occupato per intero i due minuti di editoriale, difendendo la sua inviata Sonia Sarno.
La giornalista sarebbe colei che ha portato avanti l'intervista a Berlusconi, andata in onda il 20 maggio, che è valsa una multa dell'Agcom per i tg che l'hanno trasmessa. La collaboratrice del Tg1 è definita, dal suo direttore, vittima di "manganellate mediatiche" , da parte anche di un programma della sua stessa azienda. Qui capiamo che i riferimenti sono ad Annozero di Santoro, che nella puntata del 26 maggio avrebbe mosso pesanti critiche alla Sarno. Ciò che è avvenuto in trasmissione, ha fatto infuriare il filoberlusconiano Minzolini, che ha quindi deciso di metter giù due righe e di leggerle in diretta dal gobbo, posto davanti ai suoi occhi.
Il direttore ci tiene a dire che rispetta ogni pensiero veicolato nella sua azienda, ma non condivide tutto ciò che giornalmente viene trasmesso dalla Rai. Nonostante ciò, non ha mai denunciato violazioni o scorrettezze di ogni sorta, nè segnalato programmi non congeniali alla sua idea di informazione. Colui (Travaglio) che, in un suo monologo ha ben parlato di Ciancimino per la collaborazione con lo Stato che l'ex mafioso sta portando avanti, è un masaniello da strapazzo, un rivoltoso, cioè, che grida al regime, ma è egli stesso "aguzzino di un regime alla rovescia". Minzolini, nel suo editoriale, esplica la sua idea di pluralismo, secondo la quale chi lavora nel campo dell'informazione deve essere tollerante verso le idee altrui e non remarvi contro, a priori, se si vuole salvaguardare la dignità delle parti. "E' l'abc della democrazia", sottolinea il direttore del Tg1, rimarcando più volte la parola tolleranza, che a suo dire è unilaterale, cioè abbracciata solo da lui, che continua a fare il suo giornalismo e a veicolare le sue notizie, e noi tutti dovremmo tollerarlo. Anche Annozero non brilla certo per linea giornalistica super partes, ma almeno così salvaguardiamo il pluralismo!