Milly Carlucci: “Rendiamo milionari personaggi senza mestiere, ma dovremmo dare risorse ai medici”
Milly Carlucci ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera. La conduttrice ha parlato di Ballando con le stelle e di come potrebbe evolversi a causa dell'emergenza Coronavirus. Ricordiamo che la messa in onda della nuova edizione del programma era prevista per il 28 marzo: "Poi abbiamo capito che non si poteva più andare avanti".
L'ipotesi di Ballando con le stelle senza pubblico
Milly Carlucci ha chiarito che il programma è stato solo sospeso, ma non cancellato. Sono tutti pronti ad andare in onda non appena sarà possibile. La conduttrice ha parlato anche dell'eventualità che Ballando con le stelle vada in onda senza il pubblico in studio, così come tutti gli altri programmi attualmente nei palinsesti: "La creatività può sforzarsi nel trovare delle soluzioni anche per quello. Con il web ti puoi connettere comunque con il pubblico, per dirne una. Ma ancora dobbiamo aspettare per sapere come la Rai affronterà il post emergenza".
L'importanza del merito durante l'emergenza Coronavirus
Milly Carlucci si è reinventata sul web. La conduttrice, infatti, sui social ha dato il via al programma ‘Io resto a casa show‘. Ritiene che eventi traumatici come quello che l'Italia sta affrontando portino a cercare conforto nella creatività e nell'innovazione:
"Trovo che i fatti traumatizzanti possano trasformarsi in un volano di creatività: devi aguzzare l’ingegno, innovarti. Io mi sono dovuta immergere nel mondo del web, dalla regia alle luci o all’audio, che devo allestire sola… mai avrei pensato di essere capace".
Inoltre, ritiene che l'emergenza abbia dimostrato che spesso si ha la tendenza a glorificare delle meteore mentre si dovrebbe prestare molta più attenzione a coloro che hanno meriti degni di nota. In particolare, ha fatto riferimento a quanto sia essenziale destinare delle risorse ai medici, alla scuola e alle figure fondamentali per la crescita del nostro Paese:
"Questa emergenza ci ha insegnato, che spesso glorifichiamo cose e persone che sono solo luminosissime meteore. Dovremmo essere invece una società fondata sul merito. E quindi va bene rendere milionari personaggi che non hanno un mestiere, ma non possiamo dimenticarci di dare risorse ai medici, alla scuola; dobbiamo avere ottimi ingegneri, ottimi architetti. Certe cose possono andare nell’epoca della spensieratezza, ma, come società, non dobbiamo essere cicale".