Milena Gabanelli: “In Rai non torno, la deriva della politica ha umiliato le professionalità”
Si parla da mesi di un ipotetico ritorno di Milena Gabanelli in Rai e se c'è chi, fino a qualche settimana fa, parlava di voci insistenti che l'avrebbero vista al timone del nuovo Tg1, c'è anche chi in questo ‘ritorno di fiamma' non ci ha mai sperato. A chiarire la situazione è stata proprio la nota giornalista, in un'intervista a ‘La Verità', nella quale ha precisato che non ha intenzione di rientrare nell'azienda di Viale Mazzini, spiegandone, sommi capi, i motivi:
La Rai è stata il luogo dei miei ideali, un pezzo di famiglia, ma ho voltato pagina e i miei pensieri oggi sono da un'altra parte. A scanso di equivoci, ho un impegno con il ‘Corriere' ed intendo onorarlo. […] Il timore non è la lottizzazione in sé, che c'è sempre stata, tant'è che la Rai lottizzata ha prodotto grandi cose quando i partiti indicavano dirigenti con competenze dimostrate. La deriva della politica negli anni invece ha umiliato le professionalità, dentro e fuori dalla Rai.
Politica e tv di Stato
Stando a quanto riportato, la Gabanelli crede che per allontanare la politica dalla Rai bisognerebbe innanzitutto "cambiare la legge, magari ispirandosi al modello inglese del trust per la scelta della governance", aggiungendo "io non ho mai avuto rapporti con nessun ambiente politico. Sono invece stata consultata in diverse occasioni, ora come in passato su temi di cui ho qualche competenza. Poi nessuno mi ascolta, ma questa è un'altra storia". Già lo scorso 4 giugno, si era espressa in modo amaro parlando dell'ipotesi di tornare in Rai, anche se aveva lasciato intravedere un minimo spiraglio nella valutazione.
Il problema giovani e fake news
A riguardo del problema fake news e della disinformazione, che corre nell'online e sui social network, Milena Gabanelli fa riferimento a una formazione che, nei ragazzi, dovrebbe avvenire sin dalle scuole primarie: "Bisogna insegnare a ragazzi e ragazze i processi di verifica prima di credere a una notizia e condividerla. Serve formazione nelle scuole, a partire dalle elementari".