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Mika: “Ho risposto agli insulti omofobi perché non devo avere paura di chi sono”

Mika si è raccontato nel salottino de “L’Arena di Massimo Giletti”. È tornato sull’episodio degli insulti scritti sul manifesto di un suo concerto. Inoltre, ha parlato della reazione che ebbe sua madre, quando fu allontanato dalla scuola. Infine, ha commentato la presenza di Morgan al Festival di Sanremo.
A cura di D.S.
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Mika è stato ospite de "L'Arena" di Massimo Giletti. L'artista è stato accolto con grande entusiasmo. Si è detto ancora incredulo dell'accoglienza ricevuta dal nostro Paese: "Dieci anni fa non avrei mai immaginato l'affetto che avrei ricevuto dall'Italia". È tornato poi a parlare, degli insulti apparsi su un manifesto che pubblicizzava un suo concerto:

"All'inizio non avevo risposto. Ho fatto quello che faccio sempre, ho guardato da un'altra parte e non ho voluto parlare. I miei amici poi mi hanno scritto, invitandomi a guardare la reazione dei miei fan. Ho visto la loro rabbia e ho capito che guardando dall'altra parte avevo trovato un modo per rifugiarmi in un mondo dove c'è tolleranza, ma per una ragazzina di 13 anni quella parola, quel manifesto erano aggressivi. Ho rotto il silenzio. Ho pubblicato la foto, anziché nasconderla l'ho mostrata, usandola come una bandiera per dimostrare che una cosa così aggressiva può essere smontata. Io sono un musicista, non un politico, non devo avere paura di chi sono. Voglio una vita semplice e libera. Il mio sogno? Mantenere la fame, avere voglia di fare".

"Quando fui cacciato dalla scuola, mia madre non mi costrinse a tornare"

Ha raccontato, poi, i suoi primi passi nel mondo della musica:

"Ho iniziato nella musica quando avevo 10 anni, mi hanno buttato fuori da scuola e ho iniziato con la musica classica. Il mio primo album l'avevo costruito nella mia camera e nell'intimità del mio salone o con mia sorella, nella nostra cucina".

Quando fu allontanato dalla scuola, sua madre non pensò di farlo riammettere:

"Quando mi hanno buttato fuori dalla scuola, mia madre non voleva tornassi. Diceva: "Quella è per i ragazzi normali, tu o vai in prigione o fai qualcosa di bello?". Mi ha fatto vedere tutti i film sulla prigione e io ho detto che non volevo andarci. Ha detto: "Allora tu prima vai al parco, poi torni a casa e studi musica". […] Penso che il 95% di me le vada bene, ma c'è un 5 % di lei che si chiede come sarebbe la mia vita se io fossi stato più straight".

Quello che si sente dire più spesso da chi ha assistito alla sua crescita artistica è di "non cambiare". Lui, però, non è affatto d'accordo: "Tutti ti dicono di non cambiare, ma io voglio cambiare sempre. Una persona che non cambia mai è noiosissima. Io voglio cambiare".

"Ho ricevuto tantissimi rifiuti"

Nel corso della sua esperienza artistica non sono mancate le porte chiuse: "Ho ricevuto tanti, tantissimi rifiuti. Ho fatto una collezione di tutte le lettere di rifiuto. Ogni volta che ricevevo un no dicevo: "Va bene, ora sono più vicino al sì".

"Morgan a Sanremo? Con la sua intelligenza può essere il più elegante di tutti"

L'artista ha anche rilasciato un commento sulla partecipazione di Morgan al Festival di Sanremo 2016: "Morgan è un personaggio complicato, grazie a Dio. Mi piacciono le persone complicate. Come si comporterà a Sanremo? Non saprei. Lui ha un'intelligenza grazie alla quale riesce a capire ciò che c'è dietro ogni situazione con velocità. Con la sua intelligenza può essere il più nobile di tutti. Può dire cose che fanno male ma sa essere intelligente, elegante e colto come nessun altro".

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