Micol Olivieri: “Ho avuto un parto a rischio, siamo stati costretti al cesareo”
È una Micol Olivieri diversa, più matura, quella che è stata ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio 5. L’attrice de I Cesaroni ha presentato al pubblico della trasmissione la piccola Arya, la bambina avuta dal marito Christian Massella. I due si sono sposati a luglio del 2014 e hanno dimostrato a quanti non credevano in loro che il rapporto che li unisce è sano, per nulla vessato della loro presunta immaturità. Alla domanda della D’Urso, Micol ha infatti rivendicato la libertà della sua scelta. Non si è sposata perché incinta di Arya ma perché, insieme a Christian, avevano già deciso di fare il grande passo. Solo dopo la proposta di matrimonio ufficiale, i due avrebbero scoperto di aspettare la loro bambina:
Christian e io ci siamo sposati perché lo volevamo., non perché ero incinta. Nel 2015 non ci si sposa più a causa di una gravidanza. Sognavamo di avere insieme una famiglia e abbiamo deciso di sposarci. Solo dopo la proposta di matrimonio, abbiamo scoperto di aspettare Arya.
La giovane Micol, mamma a 21 anni, è l’orgoglio della sua famiglia. Sono intervenuti in trasmissione attraverso lettere e videomessaggi i genitori dell’attrice e anche l’adorata nonna, e tutti si sono dichiarati d’accordo nel testimoniare la loro stima alla giovane neo mamma che, nonostante l’età, è riuscita a dimostrare di aver avuto ragione fin dall’inizio nel voler perseguire i suoi obiettivi.
Christian Massella: “Grazie per avermi regalato Arya”
Il momento più commovente, però, è arrivato con la lettera di Christian, marito di Micol. Il giovane calciatore è innamorato pazzo della sua bella moglie e della bambina che hanno avuto insieme. Arya è la loro ragione di vita e, nonostante le tappe bruciate, non si è pentito di essere diventato padre, non quando la sua bambina rappresenta una gioia così grande. Questo è quanto Massella le ha scritto:
Eccoci qui, nel nostro percorso a tappe. Tra pochi giorni sarà un anno dal giorno in cui ti ho chiesto di sposarmi. Ti ringrazio per avermi permesso di realizzare il mio sogno di famiglia. Arya è il nostro sogno diventato realtà. Ti amo, Christian.
Infine l’accenno al presunto parto difficile per il quale avrebbe rischiato la vita. Micol aveva già ridimensionato i titoli dei giornali, usciti all’indomani della nascita di Arya. Il suo è stato sì un parto difficile ma non avrebbe mai rischiato di morire. Semplicemente, a causa di una complicazione avvenuta a poiché ore dal parto, si era reso necessario effettuare un cesareo.