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Micol Olivieri de “I Cesaroni” coinvolta nell’inchiesta dei diplomi venduti

Vendevano diplomi a vip dello spettacolo e del mondo dello sport che non hanno mai sostenuto nessun esame. Le indagini partite dopo un blitz dei finanzieri nell’Istituto “Leon Battista Alberti” di Avellino, dove trovarono le aule vuote. Tra i clienti: Micol Olivieri de “I Cesaroni” e l’attaccante dell’Avellino, Gianmarco Zigoni.
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Vendevano diplomi a vip dello spettacolo e del mondo dello sport che non hanno mai sostenuto nessun esame. Le indagini partite dopo un blitz dei finanzieri nell'Istituto "Leon Battista Alberti" di Avellino, dove trovarono le aule vuote. Tra i clienti: Micol Olivieri de "I Cesaroni" e l'attaccante dell'Avellino, Gianmarco Zigoni.

L'inchiesta sulle "scuole fantasma" si chiude con l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per Alfredo e Mario Vissicchio e con l'obbligo di firma per altri sette tra coordinatori didattici, assistenti amministrativi e mediatori che conducevano vip del mondo dello spettacolo e dello sport a intelaiare rapporti con l'Istituto "Leon Battista Alberti", in provincia di Salerno, per la compravendita di diplomi. Tra i clienti due nomi eccellenti su tutti, quello di Micol Olivieri, attrice de "I Cesaroni", e dell'attaccante dell'Avellino, Gianmarco Zigoni. Le cifre, secondo quanto rivelato da "Il Mattino"

Le indagini sono partite a seguito di un'indagine fiscale messa in atto da un blitz dei finanzieri che, una volta all'interno della scuola, trovarono le diciotto aule deserte. Nell'anno scolastico 2011/2012,  nelle due sedi dell'istituto erano state registrate ben 347 iscrizioni, di questi, gran parte aveva falsamente attestato di risiedere presso indirizzi di comodo nei pressi della provincia di Salerno, mentre in realtà risultavano residenti in altre regioni. Tutto è stato scoperto proprio incrociando i dati degli studenti: c'era un sistematico uso da parte dei docenti di penne cancellabili per anontare assenze sui registri di classe e permettere il successivo aggiustamento in segreteria. Il sistema falsificava i certificati d'idoneità al quinto anno degli studenti, che venivano quindi ammessi agli esami di Stato in assenza dei requisiti previsti.

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