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Michele Morrone svela: “‘Sirene 2’? Se ne è parlato e io ci spero”

La seconda stagione di ‘Sirene’ si farà? Fanpage.it lo ha chiesto a Michele Morrone che nella fiction di Rai1 interpreta il tritone Ares. L’attore ci ha svelato cosa bolle in pentola. Inoltre, ha raccontato come si è preparato a vestire i panni del suo personaggio, ha commentato la scena di nudo che lo ha visto protagonista e ha replicato alle critiche ricevute da alcuni utenti.
A cura di Daniela Seclì
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Giovedì 30 novembre, la fiction ‘Sirene‘ ha salutato il pubblico di Rai1. Fanpage.it ha intervistato Michele Morrone, che nella serie interpreta l'affascinante tritone Ares. L'attore ha svelato che si è parlato della possibilità di una seconda stagione, ma al momento non ci sarebbe nulla di certo:

"Al personaggio di Ares, come a tutte le sirene, viene data la possibilità di un continuo, di una seconda serie. Della seconda stagione se n'è parlato, ma a Ivan Cotroneo deve venire in mente un'idea vincente altrimenti non si fa. Io spero che si faccia, ma non c'è ancora nulla di certo. L'idea di farla però c'è. Da parte mia e da parte del cast, c'è anche la speranza che si faccia perché è una bella storia. È stato un bel successo ed è giusto che gli appassionati della serie continuino a sognare".

Dopo ‘Sirene', Morrone ha preso 12 chili per un nuovo ruolo

‘Sirene' è stato un grande successo. La fiction è riuscita a reclutare milioni di fedelissimi spettatori che non si sono persi un episodio, ma ti è capitato di leggere qualcosa sul tuo conto che ti ha infastidito? "Sì ho letto: ‘Mamma Rai ha voluto imitare le serialità di Mediaset con l'attore alto e figo'. Ci tengo a dire una cosa. Per interpretare Ares mi sono sottoposto a mesi e mesi di allenamento fisico. Chiunque vada a cercare l'immagine di un tritone, di certo non vede uno con la pancia. È una figura estremamente possente, che vive nell'acqua. Basta guardare il fisico dei nuotatori. Ho cercato di assomigliare il più possibile a questa figura. Più di recente ho interpretato il ruolo di Marcello My nel film sull'omicidio di Renata Fonte e sono ingrassato di 12 chili per somigliargli. Quando mi vedrete a gennaio su Canale 5 non mi riconoscerete, ma amo il mio lavoro e mi piace somigliare alla persona che interpreto. In questo momento non ho più né il fisico di un tritone, né la pancia di un mafioso, sono un ragazzo normalissimo".

La replica alla polemica sull'uso della parola "frocio"

La scena in cui Marika dà del "frocio" a un tassista ha suscitato qualche polemica, cosa pensi a riguardo? "Sì, ho notato che c'è stato un dibattito per quanto riguarda la parola ‘frocio'. Sappiamo tutti che ‘frocio' non è la parola più adatta per chiamare un omosessuale, ma stiamo parlando di una cosa molto ironica. Non è stata una parola usata con l'intenzione di offendere. Era per dare veridicità alla frase. Spesso gli omosessuali sono molto più ironici di chi non lo è".

Come hai accolto le critiche alla serie da parte di alcuni spettatori? "Ovviamente ci sono anche gli hater, a volte leggo dei commenti davvero banali e scontati da parte di persone che non hanno nemmeno visto la serie. Ci sono pregiudizi perché è un fantasy girato in Italia. In realtà, però, è tutto fatto bene. Mi dispiace che ci siano commenti che bocciano la serie senza neanche averla vista. La critica ci sta e l'accetto ma deve essere costruttiva. A queste persone vorrei dire: ‘Guardate la serie e poi ci confrontiamo'".

La scena di nudo su una spiaggia di Napoli

La scena in cui ti tuffi in acqua completamente nudo e ti trasformi in tritone è stata cliccatissima, come è stato girarla? "Quella scena è stata girata a Napoli, all'una di notte e non ti dico il freddo…era una notte gelida nonostante fosse agosto. Non ho avuto difficoltà a girarla. In quanto attore, sono pronto a dare il massimo in ciò che interpreto. In questo caso si doveva girare una scena di nudo e non ho avuto problemi a farlo. Non ero io, era Ares, era il mio personaggio. Non mi è sembrato nulla di volgare o inappropriato. È la natura, non ho mai visto un pesce che nuota con addosso una camicia".

Quale è stata la scena più difficile da girare e quale quella più divertente? "Le scene più difficili da girare sono state quelle subacquee. Dovevo spesso tornare a galla per prendere aria (ride, ndr). Tra l'altro non dovevo far capire di essere in difficoltà. Per me doveva essere il mio ambiente, la mia casa. C'è una scena che ho girato solo io, dove mi immergevo per andare a preparare il letto per la procreazione con Yara. Mi tuffavo in una vasca e andavo a 6 metri di profondità. Ho dovuto fare degli esercizi di apnea con un insegnante. Ero convinto di non potercela fare, poi però ho imparato bene a tener l'aria e sono andato tranquillo. La scena più divertente l'ho girata con Luca Argentero. Abbiamo dovuto girare diversi ciak perché continuavamo a ridere. Un'altra scena esilarante è stata quella girata con Maria Pia Calzone e Massimiliano Gallo. Lui non era inquadrato e faceva delle facce per farmi ridere".

Ares e il potere di cancellare i ricordi

Come ti sei preparato a interpretare un personaggio mitologico come un tritone? "In realtà non è stato semplice. In Italia molte serialità hanno come base la verità ad esempio la mafia, problemi politici o sociali. Interpretare un personaggio mitologico come il tritone è stato un po' complesso perché mi sono dovuto basare solo su fotografie e racconti. Poi con l'aiuto della sceneggiatura di Ivan Cotroneo e del regista Davide Marengo abbiamo centrato l'obiettivo, cioè quello di creare un tritone che avesse anche l'animo di un bambino".

Ci sono dei tratti comuni tra te e Ares? "Quando si prepara un personaggio si cerca sempre di mettere del proprio. Per quanto riguarda Ares, penso di essere abbastanza buono come lui. Ares è un buono nonostante poi scappi. Se scappa da quella situazione è perché dentro di lui c'è anche un po' di umano. Lui non è mai stato amato. Una volta arrivato sulla terra viene gratificato, elogiato e amato e per la cosa che lui sa far meglio, cioè nuotare".

Ares ha il potere di cancellare i ricordi. Come useresti questo dono se lo avessi anche tu? "Mi piacerebbe avere quel dono quando ad esempio faccio delle figuracce in pubblico. Magari ne faccio una in più e poi dico: ‘Ca*zo potevo risparmiarmela'. Mi piacerebbe sì avere quel potere, a chi non piacerebbe".

Michele Morrone, tra ‘Renata Fonte' e ‘L'ultimo giorno del toro'

Dopo ‘Sirene', dove ti rivedremo? "Mi rivedrete su Canale 5 nel film ‘Renata Fonte' per la regia di Fabio Mollo e poi sto per iniziare a girare un film dalla regia di Alessandro Zizzo che si intitola ‘L'ultimo giorno del toro'. Interpreto il protagonista, un ragazzo che scopre di avere il cuore a destra. È una commedia".

Morrone sullo scandalo che ha investito Fausto Brizzi

Nelle ultime settimane, diverse attrici hanno accusato Fausto Brizzi di averle molestate. Che idea ti sei fatto sulla vicenda? "Io non conosco Fausto Brizzi, non l'ho mai visto in vita mia, so che è un bravo regista e fa cose interessanti ma non posso esprimere un parere a riguardo. È chiaro che se ha sbagliato deve pagare, ma bisogna prima accertarsene. Si può rovinare una vita. È anche vero però che attraverso questa attenzione si vanno un po' a placare gli animi bollenti di chi ritiene di poter ottenere il corpo di una donna tramite il potere. Io mi sento di consigliare di denunciare subito".

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