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Michael K. Williams, la storia della cicatrice che ha lanciato la sua carriera

La storia della cicatrice che ha cambiato la carriera di Michael K. Williams – da ballerino nei videoclip a criminale per eccellenza nel cinema e nelle serie tv americane: “Stavo festeggiando il mio 25esimo compleanno, uscito fuori per una boccata d’aria fui aggredito da un paio di tizi. Credevo fossero solo schiaffi e invece era un rasoio”.
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Michael K. Williams è morto all'età di 54 anni e ha lasciato un vuoto nel mondo del cinema e della serialità televisiva. Il volto segnato da una cicatrice, che dalla parte alta della fronte scende fino al naso, vicino all'occhio destro, è stato un tratto distintivo che ha rappresentato un punto di svolta nella sua carriera. È una storia che ha raccontato molte volte e che i fan più accaniti conoscono a memoria: una rissa mentre stava festeggiando il suo 25 esimo compleanno a Jamaica Avenue, in un bar del Queens, a New York City.

Il racconto dell'attore

L'attore di 54 anni, trovato morto lunedì 6 settembre per una sospetta overdose di eroina, aveva dichiarato alla NPR, che tutto era successo la sera del suo compleanno, quando era uscito dal bar per prendere una boccata d'aria fresca

Vidi due amici circondati da alcuni tizi che non conoscevo e sembrava quasi che erano pronti a saltargli addosso. E io dissi: ‘Hey, stiamo andando via, ce ne stiamo andando'. Ma uno di loro mi prese alle spalle e cominciò a ripetere: ‘Hey, che problema hai, amico? Che problema hai?'. E il tizio si è passato la mano sulla bocca e mi ha schiaffeggiato, almeno così credevo, ma quello che aveva fatto era sputare su un rasoio. Posizionò il rasoio nella mia bocca, lo teneva tra il dito medio e l'anulare, poi ha colpito e mi ha tagliato la faccia.

Michael K. Williams ballava nei videoclip e quello che successe, cambiò radicalmente il percorso della sua carriera: "Cominciarono a chiamarmi solo per ruoli da criminale. Nei video mi dicevano di tirare dadi, di prendermi a botte, di fare cose del genere". Michael K. Williams apparve anche nel film "Bullet" di Tupac Shakur. La carriera cambiò radicalmente, anche se il trauma per quell'aggressione non è riuscito mai a superarlo completamente, come aveva più volte dichiarato l'attore.

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