Mia Martini, Patty Pravo sull’accusa di aver diffuso le voci sulla sfortuna: “È falso e offensivo”
Il film ‘Io sono Mia‘, interpretato da Serena Rossi, ha raccontato come la carriera e la vita stessa di Mia Martini siano state distrutte dalle ignobili dicerie sul fatto che portasse sfortuna. Dopo la messa in onda del film, hanno ripreso a circolare alcune dichiarazioni attribuite all'artista, nella quale sembrava incolpare Patty Pravo di aver fatto da megafono alle malelingue.
Le dichiarazioni attribuite a Mia Martini
In particolare, si è fatto riferimento ad alcune dichiarazioni riportate in un articolo a cura di Gianfranco Moriondo, pubblicato sulla rivista ‘Gente' nel 1983: "Tra i primi a dire che porto jella sono stati Patty Pravo e Fred Bongusto. Poi è stata la volta della RAI che ha cominciato a non mettere più in onda le mie canzoni. Quindi i discografici, che rifiutavano le mie canzoni". Queste parole sono rimbalzate su diversi media e non è mancato chi, sui social, ha rivolto offese alla Pravo.
Il comunicato di Patty Pravo
Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, è intervenuta per fare chiarezza. L'artista, reduce dal ‘Festival di Sanremo 2019', ha pubblicato un post su Instagram nel quale ha fatto sapere: "A seguito dei messaggi dal contenuto falso e offensivo ricevuti nei giorni scorsi, sono costretta a pubblicare il seguente comunicato". Nel comunicato ha espresso l'intenzione di ricorrere a vie legali:
"La sig.ra Strambelli prende le distanze, ora come allora, dalle affermazioni attribuitele circa la sig.ra Mia Martini e, qualora si dovesse insistere in tali comportamenti, provvederà a sporgere denuncia-querela per diffamazione a mezzo stampa e Internet, a tutela della propria reputazione".
Come è nata la diceria sulla sfortuna
In un'intervista rilasciata a ‘Epoca' nel 1989, Mia Martini chiariva da dove venissero le dicerie sulla sfortuna. A diffonderle sarebbe stato un impresario, risentito dal rifiuto della cantante di firmare un contratto di esclusiva con lui. Così, l'uomo avrebbe attribuito alla Martini la causa di un incidente avvenuto poco dopo:
"Tutto è cominciato nel 1970, cominciavo ad avere i miei primi successi. Un impresario mi propose un'esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita e quell'impresario ne approfittò subito per appiccicarmi l'etichetta di ‘porta jella'".