Mi Manda RaiTre riparte omaggiando Salvo Sottile, che però fa gli auguri a Eleonora Daniele
Lidia Galeazzo e Federico Ruffo hanno aperto la nuova stagione di Mi Manda RaiTre nel modo più consono, ripassando la storia di un programma che ha segnato gli ultimi decenni del servizio pubblico televisivo. Da Antonio Lubrano a Piero Marrazzo, da Elsa di Gati ad Andrea Vianello, passando per Luigi Necco ed Edoardo Camurro, fino a Salvo Sottile, una clip iniziale prima dell'ingresso dei due conduttori in studio ha ricordato i volti che hanno accompagnato il pubblico di Rai3 negli ultimi 30 anni.
Omaggio doveroso ai conduttori di uno dei contenitori più longevi della Rai attualmente in onda, compreso proprio Salvo Sottile, in uscita dopo quattro stagioni al timone di Mi Manda RaiTre. Uscita con polemica, si aggiungerebbe, visto che Sottile non ha affatto gradito la decisione del neo direttore di rete Franco Di Mare. E infatti l'oramai ex conduttore del programma non ha ricambiato la cortesia e non perché non avesse la televisione accesa, verrebbe da dire. Ai mancati auguri per i suoi successori sono corrisposti quelli per un'altra trasmissione Rai, Storie Italiane con Eleonora Daniele, pure questo in ripartenza dal 7 settembre:
Salvo Sottile: "Credevo che Di Mare fosse un amico"
Quella tra Salvo Sottile e la Rai è stata, d'altronde, una delle principali polemiche televisive dell'estate che si avvia alla conclusione. "Escluso perché esterno alla Rai", aveva detto pubblicamente Sottile, contestando a Di Mare la logica della scelta nonché la disparità di trattamento, sottolineando come al contempo altri volti esterni fossero contemplati dai nuovi palinsesti di Rai3.
Di Mare: "Un direttore deve fare delle scelte"
La risposta di Di Mare non si era fatta attendere: "Mi Manda Raitre è nato con l’esigenza di trovare una figura che rappresentasse i cittadini vessati dal potere – aveva detto il direttore in un'intervista a Repubblica – Ed è sempre stata una figura interna, è quello che in Inghilterra chiamano l’ombudsman, il difensore civico". Inoltre Di Mare aveva aggiunto, proprio in riferimento a Sottile: "Con il suo agente stavo valutando una soluzione alternativa per lui. Mi è arrivata una lettera dell’avvocato in cui mi si diffidava dallo scegliere. Ma un direttore sceglie".