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Mediaset-Vivendi, non c’è nessun accordo di conciliazione

Mediaset annuncia in un comunicato stampa il fallimento del tentativo promosso dal Tribunale di Milano di risolvere la questione tra il network di Cologno Monzese e Vivendi: “Il tentativo di conciliazione si è concluso negativamente”. Il prossimo passo è per il 10 gennaio 2020, quando ci sarà l’assemblea straordinaria convocata proprio da Mediaset.
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"Il tentativo di conciliazione si è concluso negativamente". Mediaset annuncia in un comunicato stampa il fallimento del tentativo promosso dal Tribunale di Milano di risolvere la questione tra il network di Cologno Monzese e Vivendi. Lo scontro è partito dopo la decisione della Corte di Madrid di sostenere le posizioni della media company francese, sospendendo la fusione tra Mediaset e Mediaset España nella holding MediaForEurope con sede in Olanda.

Il comunicato di Mediaset

Il comunicato di Mediaset recita che "nonostante lo sforzo compiuto, il tentativo di conciliazione promosso dal Tribunale di Milano nell’ambito del procedimento ex articoli 2378 c.c. e 700 c.p.c. instaurato da Vivendi S.A. (“Vivendi”) e Simon Fiduciaria S.p.A. (“Simon Fiduciaria”) per la sospensione della deliberazione assunta dall’Assemblea straordinaria di Mediaset in data 4 settembre 2019 (vedi comunicato stampa del 15 ottobre 2019) si è concluso negativamente“. Ora il prossimo passo è per il 10 gennaio 2020, quando ci sarà l'assemblea straordinaria convocata proprio da Mediaset. In quell'occasione, il network di Pier Silvio Berlusconi sottoporrà l'approvazione di specifiche modifiche della proposta di statuto di MFE e dei termini e condizioni delle aizoni a voto speciale redatte tenendo anche conto dei suggerimenti forniti dal Tribunale di Milano in sede di conciliazione.

La lite con Vivendi

La "guerra" tra Mediaset e Vivendi è stata ufficialmente segnata con il comunicato di Vivendi in cui la società francese chiedeva l’annullamento della “deliberazione approvata dall’assemblea straordinaria di Mediaset in data 18 aprile 2019”. La media company francese chiedeva l'iscrizione nell'elenco dei soggetti con diritto a voto maggiorato per la partecipazione al 9.61% del capitale Mediaset. Vivendi è stata esclusa dall'assemblea del 18 aprile, nonostante la partecipazione diretta e indiretta nel capitale per il 30%.

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