Maurizio Crozza lascia La7 dopo l’ultima puntata: “Addio popolo delle meraviglie”
Un addio col sorriso, preannunciato sin dalla scorsa estate, quando l'annuncio dell'addio ufficiale di Maurizio Crozza a La 7 era stato reso pubblico. Il comico genovese ha quindi onorato sino alla fine il suo contratto con la rete di Urbano Cairo portando a completamento un decennio di grandi successi con la rete che fu di Telecom. Stasera è andata in scena l'ultima puntata di Crozza nel paese delle meraviglie, il programma colonna della rete.
A partire da gennaio il comico ligure passerà alla corte di Discovery con un nuovo progetto su Nove Tv. L'ultima serata è stata una carrellata delle migliori imitazioni di quest'anno, dal riuscitissimo De Luca, all'hater Napalm, passando per lo chef vegano per arrivare alla nuovissima imitazione del premier in carica Paolo Gentiloni. Le parole a fine puntata di Maurizio Crozza consistono in un generale ringraziamento a tutte le persone che lo hanno accompagnato lungo questa strada negli anni. nessun rancore, ma anzi forse la consapevolezza di essere giunti alla fine di un percorso.
Popolo delle meraviglie, addio. Dopo 10 anni a La 7 si va via. A gennaio comincio una nuova avventura sperando di trovare la stessa accoglienza trovata qui. Al momento torno a Genova all'Archivolto, perché il primo amore non si scorda mai. Ora non mi resta che dire grazie e, facendolo, ripercorro quello che ho fatto all'inizio. Io so che sono stato dieci anni su questo palco e so che la faccia era una, la mia. Ma le teste erano tante […] Ciao, noi ci vediamo in giro, se capitate a Genova mi trovate al mare.
Maurizio Crozza è riuscito a tenere altissime le medie di ascolti del venerdì sera di La 7, permettendo alla rete di avvicinarsi alle principali reti generaliste spesso superando i 2 milioni di telespettatori. Tante le polemiche scaturite negli anni, ma idubbiamente tutte generate da imitazioni riuscitissime che hano portato il comico, spesso e volentieri a dettare in parte l'agenda, anticipando temi, dando vita a modi di dire e sottolineando tratti di alcuni personaggi del mondo politico e non solo che non avevamo notato.