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“Matti”, la storia della sigla di “Ciao Darwin” scritta da Renato Zero

La canzone divenuta inesorabilmente un elemento identificativo del varietà con Paolo Bonolis e Luca Laurenti, è stata scritta e incisa nel 1999 da Renato Zero con la collaborazione di Renato Serio. Breve storia di uno degli inni nazionali della televisione popolare.
A cura di Andrea Parrella
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Se c'è una certezza per gli appassionati della televisione degli anni Duemila, quella è la sigla di "Ciao Darwin", il programma condotto da Paolo Bonolis, nato da più di vent'anni e giunto all'ottava edizione partita il 15 marzo 2019. "Matti", questo il titolo della canzone, come facilmente deducibile dalla parola che accompagna che detta l'incipit del pezzo e ne scandisce le varie strofe, è divenuta di fatto una specie di inno nazionale alternativo, che dà voce al pubblico stregato dall'innata e mai smarrita capacità del programma di Bonolis di mettere a confronto gli opposti, i contrasti, le divergenze, le spaccature della cultura contemporanea.

La canzone è scritta, come noto, da Renato Zero, con la collaborazione del maestro Renato Serio. "Matti" è stata incisa nel 1999, anno successivo alla prima edizione di "Ciao Darwin" ed è divenuta la sigla fissa del programma. A cantarla sono gli stessi conduttori della trasmissione Paolo Bonolis e Luca Laurenti, tranne in una puntata del 2000, quando a sostituirsi alle voci dei due ci fu un coro di bambini.

La sigla di "Ciao Darwin", la cui regia è stata affidata a Beppe Recchia fino al 2003 e a Roberto Cenci dal 2007 ad oggi, è tradizionalmente segnata da una coreografia iniziale con il corpo di ballo della trasmissione, alternata a primi piani sul pubblico e l'ingresso in studio dei rappresentati delle due squadre. Solo dopo la fine della sigla e i titoli di testa è previsto il consueto ingresso di Paolo Bonolis con tanto di proverbiale incitamento: "Italiani!".

Il testo della sigla di Ciao Darwin

Il testo di "Matti" utilizza le liriche della canzone originale di Renato Zero, al netto di variazioni applicate di volta in volta nelle diverse edizioni. A seguire il testo completo:

Matti!
Siamo tutti, matti!
Urliamo, c'insultiamo,
Da nevrosi, siamo afflitti!
Spariamo dei sorrisi,
Degli alibi perfetti,
Colletti inamidati,
Dai trascorsi assai sospetti!
Siamo tutti matti!
Fuori ogni misura,
In fondo a ogni promessa,
L'incertezza e la paura .
Fragili ed inetti,
Bugiardi, trasformisti,
Regalaci un computer,
Se non vuoi vederci tristi!
Siamo tutti matti… Matti!Sciocchi o intraprendenti,
Vere oppure appariscenti,
Decidiamo che destino avremo mai…
Se l'occhio andrà d'accordo col cervello,
Se il cuore ci dirà la verità!
Teneri, incompresi,
A quelle labbra ancora appesi,
Questa guerra è bella,
Ma ci esaurirà!
Uomini, che fantasia!
Donne, anche voi,
Che imprudente, bugia!Matti!
Senza via d'uscita…
Ogni sistema è buono,
Per fregare questa vita!
Barche senza remi,
Asciutti temporali,
Frammenti d'infinito,
In balia dei cellulari!
Siamo tutti matti,
Matti proprio tutti,
Buoni solamente,
A strofinarsi dentro i letti,
Vuoti di memoria,
Vittime in carriera,
Grazie ad una mela,
Siamo entrati nella storia!
Siamo tutti matti…Sciocchi o intraprendenti,
Vere oppure appariscenti,
Decidiamo che destino avremo mai…
Se l'occhio andrà d'accordo col cervello,
Se il cuore ci dirà la verità!
Teneri, incompresi,
A quelle labbra ancora appesi,
Questa guerra è bella,
Ma ci esaurirà!
Uomini, che fantasia!
Donne, anche voi,
Che imprudente, bugia!Matti!
Senza via d'uscita…
Ogni sistema è buono,
Per fregare questa vita!
Barche senza remi,
Asciutti temporali,
Frammenti d'infinito,
In balia dei cellulari!
Siamo tutti matti,
Matti proprio tutti,
Buoni solamente,
A strofinarsi dentro i letti,
Vuoti di memoria,
Vittime in carriera,
Grazie ad una mela,
Siamo entrati nella storia!
Siamo tutti matti… Matti… Matti

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