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#matrimoniomarini, le reazioni della nazione

Il matrimonio della domenica pomeriggio riempie un bar, che decide addirittura di cambiare canale, abbandonando per un’oretta Onda Latina. Una signora si commuove e trapela la notizia che Napolitano abbia chiesto alla soubrette nozze subito, in diretta, per sedare il malcontento nazionale verso il governo d’inciucio. Dopo Bartali c’è solo Valeriona.
A cura di Andrea Parrella
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Camminavo per le strade in una Napoli vessata dal sole di maggio, che non è più caldo di quello di luglio ma tale pare, perché è il primo. La calma proverbiale del debutto di pomeriggio domenicale si veniva ad incrociare, a Napoli, con il fermento iniziale del moto vorticoso fatto di traffico, trombette a salve, magliette del Napoli che anticipano uno degli ultimi posticipi della stagione. Proprio quando i raggi cominciavano a diventare accecanti, perché il sole non è indirizzato più sul capo, ma alla fronte, percepisco un vociare all'esterno di un bar, brulicare di grandi e piccini verso l'ingresso. E allora mi affaccio pure io, mica so' cretino.

Chiedo ai presenti, che posti come me sul fondo ancora non capiscono. Mi rendo conto che la legge di "Così parlò Bellavista" la fa da padrone: bisogna andare all'epicentro. E allora mi intrufolo, sino a quando non capisco che lo sguardo di tutti è rivolto verso un televisore, una mezza ciofeca che si crede HD. Stanno trasmettendo in diretta il matrimonio di Valeria Marini. Allora poi mi ricordo. Renzi ha detto che le vuole bene, ma non crede abbia la caratura internazionale per meritarsi delle nozze in diretta tv. Grillo ha chiesto il perché no a Rodotà, non gli hanno risposto, nemmeno è stato invitato. La Juventus ha vinto lo scudetto, vestendosi da regina tra i brocchi, ma non se n'è accorto nessuno. Al matrimonio ci stanno Brigitte Nielsen, Emanuele Filiberto, Fausto Bertinotti e Gigi D'Alessio, in ordine sparso. Valeria aveva inviato la partecipazione a Gorbachov, ma lui non ha potuto.

Un lungo velo porta lei, che a quel punto mi tornano alla mente i tempi di Champagne col Bagaglino, quando ancora si discuteva se potesse assurgere a sex symbol, visto che era tanta, oppure se avesse le cosce troppo grosse e i fianchi ingombranti, tanto da non poterselo permettere. Tutti quanti con gli smartphone alla cerimonia, che oggi un momento di celebrità te lo spari con i retweet, altro che una chiamata di Alfonso Signorini. Ad un certo punto mi giro e vedo che una signora, mentre tiene la mano ad una bambina con un gelato che cola, parla con un'altra dell'abito: guarda lei, guarda lo schermo, poi la bambina, poi ancora la Marini. Alla fine si commuove. E allora capisci perché quel bar, di domenica pomeriggio, abbia preferito cambiare canale tradendo per un'oretta OndaLatina; comprendi il valore aggregante della festa, puoi fare i distinguo e intuire chi siano le vere icone nazionali. In tardo pomeriggio trapela un'indiscrezione: Napolitano avrebbe chiamato la Marini pregandola di nozze immediate e in diretta, per sedare il malcontento popolare verso il governo inciucio e dare agli italiani un po' di gioia. Dopo Bartali c'è Valeriona nazionale. E pensare che c'è chi critica la scelta di Rai1 di andare in diretta, parlando di disservizio pubblico: siete degli irresponsabili! Post Scriptum: è evidente che buona parte di quanto scritto in questo articolo sia poco vicino alla realtà. Ma pure poco lontano.

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