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Massimo Giletti contro Formigli, Floris e Gruber: “Mi aspettavo sostegno da loro, invece nulla”

Il futuro televisivo di Massimo Giletti resta incerto, a metà strada tra la permanenza a La7 e il ritorno in Rai. Un tassello del rebus è arrivato con la puntata di Cartabianca del 15 giugno, quando il conduttore ha fatto trasparire un certo malumore nei confronti di alcuni colleghi di La7 che non lo avrebbero appoggiato in questo anno difficile sotto scorta: “Gli unici a sostenermi con messaggi affettuosi sono stati Myrta Merlino e Mentana”.
A cura di Andrea Parrella
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Massimo Giletti
Massimo Giletti

Il futuro televisivo di Massimo Giletti è sempre più in bilico, a metà strada tra la permanenza a La7 e un ritorno in Rai, secondo le voci di corridoio. Una settimana fa, in un'intervista a Fanpage.it, il conduttore si augurava di poter continuare la sua esperienza a La7 ritenendo la rete di Cairo garante di una libertà che non avrebbe trovato in altri luoghi televisivi. Giletti non ha tuttavia negato qualche malumore per la scarsa solidarietà da parte di alcuni colleghi di La7, dopo l'assegnazione della scorta che risale a circa un anno fa, in seguito alle minacce mafiose giunte al suo indirizzo. E lo ha detto chiaramente, nel corso di un'intervista a Cartabianca del 15 giugno.

Mi aspettavo un po' di sostegno all'inizio dai colleghi più vicini, un messaggio di quelli banali da Lilli Gruber, da Giovanni Floris, da Corrado Formigli, ma da loro nemmeno un messaggio di quelli banali, gli unici a sostenermi con messaggi affettuosi sono stati Myrta Merlino e Mentana…

"Nessuna solidarietà dai colleghi di La7"

Quindi ha proseguito così: "Se non lo sentono fanno bene a non farlo, ma è un segnale della solitudine in cui tu vivi e queste cose qua uno non le dimentica". Il conduttore di Non è l'Arena, che si è chiuso domenica scorsa con l'ultima puntata, spiega anche perché decide di fare esplicitamente i nomi: "Perché me li chiedono sempre e non voglio essere ipocrita, ce ne sono anche tanti che mi hanno sostenuto, però il senso è questo, se tutti avessero fatto la battaglia contro la scarcerazione dei mafiosi non sarei diventato un obiettivo… Non me ne frega niente del messaggino, dell' sms, però se condividi quella battaglia, allora io non sono più isolato.Sono amareggiato ma non mi stupisco più di tanto, l'amarezza, aiuta a migliorarsi".

Giletti verso il ritorno in Rai?

Resta l'incognita del suo futuro in Tv. I numeri portati a casa alla domenica, una serata televisiva estremamente complessa, gli lasciano margini per poter restare anche alla corte di Cairo, ma sembra che il vento stia ormai soffiando in un'altra direzione.  Giletti ha detto chiaramente di volersi prendere una pausa per riflettere, come accaduto d'altronde anche nelle scorse due estati.

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