Massimo Boldi e la fede: “Dopo la morte di Marisa, la vedevo vicino a me e mi sorrideva”

Nel palinsesto televisivo di Rete 4 c'è spazio anche per temi sipirituali e riflessioni su fede e miracoli, grazie al programma "La strada dei miracoli" condotto da Safiria Leccese. L'ottava e ultima puntata della stagione è andata in onda ieri sera e si è concentrata su argomenti quali le apparizioni della Madonna e l'esistenza degli angeli. Oltre a proporre testimonianze di persone che affermano di aver vissuto esperienze extraterrene, lo show ha visto la presenza di personaggi del mondo dello spettacolo come Iva Zanicchi, Alessandro Cecchi Paone (chiamato a vestire i panni dello scienziato scettico) e Massimo Boldi. Proprio l'intervento dell'attore comico è stato un momento molto intenso ed emozionante della serata. Boldi, che il prossimo autunno tornerà nelle sale con una nuova commedia diretta da Paolo Costella ("Natale a 4 zampe") è partito dagli inizi della sua carriera, che, in fondo, non è stata altro che un miracolo:

Tutto quello che ho fatto nella mia carriera è stato un miracolo, prima era un'illusione che si è poi materializzata. Credo che qualcuno mi abbia guidato.

Boldi ha poi parlato dell'episodio più doloroso della sua vita, la perdita dell'amatissima moglie Marisa Selo. Morta nel 2004 a causa di un tumore, dopo quasi quarant'anni di matrimonio, Marisa è sempre nei ricordi di Massimo. Proprio in seguito a quella tragica circostanza, Boldi chiuse il longevo sodalizio artistico con Christian De Sica ("Ho capito che dovevo ricominciare dal principio la mia vita", dichiarò tempo fa). Un momento davvero drammatico, che l'attore ha così ricordato:

Quando ho perso il ramo principale della tua vita, è stata una tragedia vera, soprattutto per le mie figlie. Ho dovuto fare il padre e la madre, un compito molto difficile da svolgere anche a causa del mio lavoro.

Dall'amore con Marisa, sono nate Micaela (40 anni), Manuela (34) e Marta (24). Anche ora che sono passati oltre dieci anni dalla scomparsa di Marisa, Boldi ne parla con emozione e confessa di aver avvertito a lungo la presenza della donna vicino a lui, come un angelo.

Nei primissimo periodo dalla sua scomparsa, avvertivo una figura che mi guardava in faccia in silenzio e sorrideva. Aveva il volto di Marisa.