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Massimo Bagnato a Zelig: alzi la mano chi non ride già, video

Massimo Bagnato, ospite fisso di Simona Ventura, diverte e intrattiene in maniera strampalata e geniale la platea di Zelig.
A cura di Marianna D Onghia
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Secondo solo alla Nazionale Italiana, Zelig ha registrato ieri 5 milioni di ascolti piazzandosi al secondo posto tra i programmi più visti della serata. Tanta comicità e divertimento, con la consueta performance canora finale dei conduttori.

Paola Cortellesi, serena per il successo del film Nessuno mi può giudicare che la vede protagonista insieme a Raoul Bova, ha portato in scena uno dei suoi celebri personaggi, il sindaco di Milano Letizia Moratti e Paolo Cevoli, che interpreta il sindaco di paese, ha detto che la sinistra autodistruttrice può abbattere Berlusconi solo insediandosi nel suo partito e sfasciando anche quello dall'interno. Insomma i riferimenti politici non sono mancati: ma ieri sera c'è stato spazio anche per chi di riferimenti alla realtà ne ha ben pochi, Massimo Bagnato.

Il comico, sempre in camicia bianca e nevrotico nella sua gestualità scenica, è ospite fisso di Simona Ventura a Quelli che il calcio ed è nel gruppo Zelig da due anni. Alzi la mano chi non lo conosce! Con questa frase dovreste aver capito che parlo di colui che durante i suoi sketch fà tenere in alto le mani a ritmi tutti suoi, divertendo il pubblico con la sua strampalatezza e le sue pazze gag.

Bagnato entra velocemente sul palco e Bisio e la compagna di conduzione ridono di già: si comincia con un'onda umana, una ola degli spettatori in studio che cominciano a gesticolare veementemente e a simulare il movimento dell'orologio, con le indicazioni del comico che cambiano ogni due secondi, scatenando la risata e la confusione del pubblico. Massimo gioca proprio su questo stato di "intontimento" dello spettatore, che ride perchè non capisce più niente di ciò che succede e soprattutto è confuso dalle uscite senza senso e ridicole del comico.

Quest'ultimo rivela di essersi ultimamente appassionato alla musica classica e concede al pubblico l'ascolto dell'overture di Rossini, rivelando che ha scritto un testo sulla musica: peccato che il testo non sia altro che l'accompagnamento onomatopeico del brano. Neanche il tempo di ridere di questa gag, che Bagnato tira fuori una foto di Bisio, spacciandolo per Clooney: la Cortellesi, per partecipare allo sketch, puntualizza sulla foto e il comico risponde "si però gliel'ha scattata Clooney, vero Claudio?". L'avreste mai pensata una scusa del genere? Credo di no e credo anche che lo scolaro Bagnato non avesse problema di giustificazioni, a scuola: un genietto.

Il protagonista del palco ha l'attenzione del pubblico tutta per sè, in attesa che la sua frenesia doni allo spettacolo esilaranti battute: Bagnato mostra di saper leggere le carte e comincia ad elencare i valori delle carte che scopre, assi, coppe. Il tutto è frammezzato da alzate di mano improvvise e senza senso, che divertono il pubblico e lo rendono partecipe. Massimo cerca di indovinare dei numeri con gli occhi chiusi, ma i segni con le mani li fà lui stesso: esilarante, come quando deve indovinare canzoni canticchiate da lui e fà finta anche di sbagliare!

"Momento musicale: Bisio mi accompagnerà alla chitarra": ma cosa avete capito? Lo porterà allo strumento, era quello il senso! Ovviamente scoppia l'ilarità generale per la trovata del comico, che comincia a far finta di strimpellare le corde e come sottofondo parte una musica che è decisamente impossibile stia suonando lui: diciamo che Bagnato è lontano dal mimo di Zelig.

Ma del privato del comico non conosciamo quasi niente: per sopperire a questa mancanza Bagnato intona un semplice motivetto, accompagnandosi col flauto dolce, che racconta la sua storia. Ha preso buono come voto finale alle medie, ha ripetuto il terzo superiore, si è diplomato, si è iscritto all'università e ha fatto qualche esame prima di andare al militare. Il salto temporale è assurdo perchè comincia a dire cosa ha fatto ieri. Arrivato al ritornello alterna lo strumento a pezzi di frasi della sua autobiografia e ne vien fuori un pezzo squilibrato, ma troppo divertente.

Un altro esempio di grande comicità a Zelig: alzi la mano chi pensa che Massimo Bagnato non sia un genio!

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