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Maria Teresa Ruta: “Sono stata aggredita, mi hanno strappato i lobi delle orecchie”

La vincitrice di Pechino Express, Maria Teresa Ruta, ospite di Caterina Balivo, ha raccontato un episodio delicatissimo della sua vita, coraggiosamente anche se emozionata ha confessato: “Sono stata aggredita, mi hanno strappato i lobi delle orecchie, mi sono difesa con le unghie e con i denti”.
A cura di Carmela Cassese
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Dopo essere stata una delle protagoniste indiscusse di Pechino Express ed aver vinto l'adventure game di Raidue, insieme alla sua compagna di viaggio Patrizia Rossetti, la signora della tv Maria Teresa Ruta, ospite del programma di Caterina Balivo, Vieni da me, si è raccontata in una lunga intervista. Attraverso aneddoti intimi e delicati della sua vita privata ha mostrato un suo lato decisamente inedito. Siamo abituati a vederla sempre sorridente e gioiosa, eppure nella sua vita c'è stato un episodio doloroso di cui ha fatto fatica a parlare, ma che ha voluto lo stesso condividere con i suoi telespettatori.

La toccante confessione di Maria Teresa Ruta

Coraggiosamente, la presentatrice ha voluto rendere nota una circostanza della sua vita che l'ha particolarmente segnata: il tentativo di violenza che ha subìto quando era solo una ragazzina. L'ex conduttrice di Uno Mattina è stata infatti aggredita in una via solitaria di Roma:

Non ne ho potuto parlare con i miei genitori perchè non volevo dar loro un dolore. Quando mi sono recata alla Polizia, non c'erano abbastanza elementi per denunciare e trovare gli aggressori. Era il giorno di Ferragosto del lontano 1977 ed ero a Roma per l'ennesimo provino. In una stradina deserta sono stata aggredita e portata dentro ad un portane. All'inizio volevano solo derubarmi, poi si sono accorti che ero anche piacente, hanno provato a….Mi sono difesa con le unghie e con i denti. Poi dopo sono svenuta. Mi hanno strappato anche i lobi dalle orecchie.

La Ruta ha parlato della violenza con determinazione e coraggio. Ci sono stati momenti di tentennamenti, ma ha saputo tener testa al racconto doloroso della sua vita: "Non l'ho detto ai miei perché avrebbero sofferto troppo e mi avrebbero impedito di muovermi. Mi ha aiutato il lavoro, ho tenuto davvero duro". L'ex presentatrice sportiva ha raccontato anche dei tanti sacrifici fatti per mantenersi da sola a Roma ed inseguire i propri sogni: "A quei tempi ero con 200 lire in tasca. Riuscivo a prendere un cappuccino, mi regalavano dei pezzi di focaccia, non ho mai desistito".

L'amore con Amedo Goria

È stata sposata per 10 anni con il giornalista sportivo Amedeo Goria. Da lui si è separata nel 2004. La Ruta ospite di Caterina Balivo, ha voluto ricordare anche alcuni momenti trascorsi con il suo ex marito. La padrona di casa ha incalzato con le domande: "Non era nemmeno così bello. Perchè lui?", ha detto provocatoriamente.

Lui balbettava, era un redattore di TuttoSport molto timido. Quando mi ha conosciuta mi guardava senza parole. Ho scelto lui perché ero circondata da persone molto potenti, forti, magari ricche che mi mandavano fiori e che volevano uscire con la Ruta. Ma io no. Io desideravo una persona con cui poter parlare, una persona di fiducia. I miei genitori sono stati insieme tutta la vita: io cercavo esattamente quello.

Oggi tra i due è ritornato il sorriso e vivono un rapporto di assoluta serenità per amore dei loro due figli, Guendalina (30 anni) e Gianamedeo (26). La Ruta ha speso parole bellissime per l'ex marito: "È un bravo papà".

Le dure parole della giornalista

Maria Teresa Ruta è ritornata in tv dopo quasi 14 anni di assenza. A seguito della vittoria di Pechino Express, la conduttrice ha voluto prendersi una rivincita, raccontando particolari circa la sua scomparsa dal piccolo schermo. La bionda 58enne ha infatti confessato di essere stata cacciata dalla Rai per un rifiuto "importante". Un "no" che le è costato la carriera:

Nel 2004 un dirigente Rai mi ha convocata nel suo ufficio per discutere del rinnovo del contratto, ma è successa una cosa spiacevole e decisamente grave. Questa persona, che conoscevo da una vita, si è approcciato a me in una maniera assolutamente poco professionale e sbagliata. Non si è trattato solo di parole, ma anche di un approccio fisico pesante.Tutti sapevano della mia serietà e infatti mai mi era successa una cosa del genere. Figuriamoci in un ufficio aziendale. “Ma cosa fai?”, gli ho chiesto. “Tutti dicono che non l'hai mai data a nessuno, volevo la conferma, la sua risposta. Al che ho sbattuto la porta e me ne sono andata. Risultato? Il contratto non è stato rinnovato e non sono più stata ricontattata. Sono rimasta al palo a 44 anni.

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