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Maria Teresa Ruta e la violenza subita: “Svestita e picchiata, sono svenuta. Mi sono sentita sporca”

Maria Teresa Ruta, ospite di Dritto e rovescio, è tornata con la mente alla terribile aggressione subita. La conduttrice ed ex concorrente del Grande Fratello Vip ha raccontato cosa le è accaduto quando aveva vent’anni e le ferite che ancora si porta dietro: “Mi sentivo male, mi sentivo sporca”.
A cura di Daniela Seclì
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Maria Teresa Ruta è stata ospite del programma di Rete4 Dritto e rovescio, nella puntata di giovedì 6 maggio. La conduttrice ed ex concorrente del Grande Fratello Vip ha partecipato al dibattito sul caso Grillo e ha ricordato la sua dolorosa esperienza. Come aveva avuto modo di accennare durante il suo percorso nel reality di Canale5, Maria Teresa Ruta è stata vittima di violenza.

Maria Teresa Ruta racconta l'aggressione subita

Maria Teresa Ruta ha raccontato la terribile aggressione subita nel 1980. È tornata a parlare della sua esperienza sperando di sensibilizzare gli spettatori a portare rispetto alle vittime e a provare sempre a mettersi nei loro panni, anziché fare il vergognoso errore di puntargli il dito contro:

"Io ho subito un tentativo di violenza. Nel 1980, mi sono trovata due ragazzi che mi hanno inseguito, mi hanno scaraventata dentro un portone, hanno tentato di violentarmi. Io mi sono difesa come potevo, dando un sacco di calci. Mi hanno rivestito di lividi. Fortunatamente qualcuno è intervenuto. Mi sono trovata svenuta, mezza svestita e l'ho detto solo dopo 14 anni".

Solo dopo 14 anni ha trovato la forza di parlarne

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Maria Teresa Ruta, poi, ha descritto il meccanismo che si è innescato dopo la violenza subita. Paradossalmente riteneva che fosse lei stessa la colpevole dell'accaduto e si sentiva in difetto nei confronti dei genitori. Ciò le ha provocato grande sofferenza e le ha tolto il coraggio e la forza di parlarne per anni:

"Ma voi sapete dopo una violenza che cosa avviene dentro una donna? Io avevo paura di deludere i miei genitori. Mi sentivo male, mi sentivo sporca, pensavo di essere stata io la causa perché ero stata stupida, perché non mi ero accorta che questi ragazzi mi stessero seguendo, non mi ero accorta del pericolo. E poi pensavo a mio fratello che aveva 10 anni meno di me, andava a scuola, pensavo lo prendessero in giro: ‘Tua sorella la stuprata, si vede che porta le gonne corte‘. E poi sono anche un genitore. Un genitore può fare quello che ha fatto Beppe Grillo? Ma no. Un genitore deve stare al fianco del figlio, se il figlio ha sbagliato c'è la legge. Se colpevole deve pagare. Bisogna educarli e si educa a volte con un po' di silenzio".

Infine, ha concluso spiegando che porta con sé ancora le tracce di quel trauma: "Io porto ancora le tracce di quella vicenda. Per anni non ho detto niente a nessuno. Sono arrivata a casa piena di lividi. Mi avevano derubata completamente e raccontai ai miei genitori solo quello. L'ho detto al padre dei miei figli cinque anni dopo perché io non sono più riuscita ad avere rapporti. È stata una cosa devastante". 

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