Maria De Filippi: “Raffaella Carrà icona gay? Icona e basta”
Maria De Filippi ha ricordato Raffaella Carrà in un'intervista rilasciata a Specchio – La Stampa. La conduttrice di Uomini e Donne, C'è posta per te e Amici, ha avuto modo di conoscere la regina della televisione, morta lo scorso 5 luglio, quando la chiamò a partecipare a una puntata di "A raccontare comincia tu".
De Filippi ricorda l'incontro con Raffaella Carrà
Maria De Filippi ha ricordato come andò l'incontro con Raffaella Carrà avvenuto per via dell'intervista rilasciata al programma di Rai3 A raccontare comincia tu. La conduttrice ha ricordato la sua sincerità e lo stupore che talvolta trapelava dalla sua espressione:
"Quell’intervista è stata per me molto importante perché a volte ti fai un’idea di una persona attraverso la televisione e vedere che la realtà corrisponde al tuo pensiero, è importante. Mi pare di essere stata estremamente sincera con lei, penso di aver colto nel suo sguardo la stessa sincerità e un po’ di stupore, a volte, su alcune considerazioni che facevo. Era acuta, intelligente, sensibile, conduceva fingendo di non condurre, ristabilendo davanti alle telecamere quella che era la verità".
Raffaella Carrà madrina della causa arcobaleno
Raffaella Carrà è un'icona per la comunità LGBTQ+. Ha sempre sposato le sue cause e supportato la lotta per i diritti. Maria De Filippi, tuttavia, ha voluto fare una precisazione. Raffaella Carrà era considerata un'icona da tutti:
"Un'icona gay? Era un’icona e basta. Per gli etero perché aveva coraggio di fare quello che tutti pensavano ma non avevano il coraggio di fare. Per i gay perché magari ballava vestita da suora sexy cantando un successo dei Beatles con i ballerini mezzi nudi che si muovevano come se fossero a cavallo. […] E poi raccontava di essere cresciuta da sola con sua madre. E questo le consentiva di dire che non c’è nessun problema in una famiglia costituita da due uomini o da due donne".