Marco Milano, quello di Mandi Mandi ha perso tutto: “Non ho più niente, volevo ammazzarmi”
"Mandi mandi, mandi mandi!". Lo ricordate il tormentone del gelatinatissimo comico friulano Marco Milano a "Mai dire gol"?. Il comico, oggi intervistato da TgCom24, rivela non di non passarsela bene e di essere da tempo in seri problemi economici. Friulano di nascita, ma milanese d'adozione grazie al fatto di aver partecipato sin dai primi anni '80 al "Derby", il popolare teatro cabaret di Milano, ha poi conosciuto grande popolarità negli anni '90 grazie a "Mai dire Gol" e "Quelli che il calcio". Poi, con il passare degli anni, qualcosa si è rotto.
Le stangate di Equitalia
Marco Milano è stato protagonista di una vicenda che lo ha completamente prosciugato economicamente. Nel 2008, l'Agenzia delle Entrate ed Equitalia gli hanno mandato una serie di cartelle esattoriali per dichiarazioni sbagliate dal suo commercialista. Una situazione debitoria che non ha potuto pagare, così gli hanno portato via la casa.
Nel 2008 l'Agenzia delle entrate ed Equitalia hanno iniziato a mandarmi una serie di cartelle esattoriali pesantissime. I miei commercialisti per quattro anni avevano sbagliato tutte le dichiarazioni e così mi sono trovato di fronte a debiti con lo Stato a cui non potevo far fronte. Mi hanno portato via la casa e tutto quello che avevo guadagnato negli anni. Mi hanno completamente distrutto. Fino a quel terribile 2014…
Marco Milano ha pensato al suicidio
Cosa è successo nel 2014? È l'anno del suo ultimo lavoro di rilievo, ovvero sei puntate in una edizione di "Colorado". La sua ragazza in quell'anno lo lascia, dopo pochi giorni muore anche suo padre. Precipita in una forte depressione, si lascia andare e per un istante pensa addirittura al suicidio.
Dopo il lavoro a "Colorado", che comunque non mi ha permesso di uscire dai miei problemi, la mia ragazza mi ha lasciato. E dopo qualche giorno è morto anche mio padre. Sono precipitato in una depressione tremenda e mi sono lasciato andare. Mi sono chiuso nella mia casa in Toscana, in Maremma, per quindici giorni, senza mangiare e con il solo obiettivo di morire. Poi è arrivato un angelo custode che mi ha salvato. Non lo so, non ho più avuto modo di rintracciarla. So solo che mentre ero lì in casa qualcuno mi ha chiamato. Ho farfugliato qualcosa e dopo poco tempo sono arrivati a casa un'ambulanza e una pattuglia dei carabinieri, che mi hanno preso per i capelli, salvandomi la vita.
Marco Milano è senza fissa dimora
Si è rimesso in piedi, ma la situazione debitoria si è aggravata. Oltre alla prima casa, gli hanno tolto anche quella della Maremma e attualmente è senza fissa dimora. Gira come può e si ferma dove lo possono ospitare.
Ma non vorrei vivere sulle spalle degli altri, non sto chiedendo la beneficenza. Non chiedo altro di tornare a lavorare: è il lavoro che ti sostiene, poi lavorando uno può riprendersi. La mia dignità artistica e professionale l’ho sempre mantenuta.
Tutti i vip caduti in disgrazia
La storia di Marco Milano ricorda per molti versi quella di Marco Della Noce, cabarettista anche lui passato sulle stesse frequenze di "Mandi Mandi". Anche lui si è ritrovato senza fissa dimora, ma è riuscito a rimettersi in piedi incassando la solidarietà di colleghi e amici. La sua vicenda ha acceso un riflettore sul problema dei padri separati, i nuovi poveri della nostra società. Di recente, anche Barbara D'Urso ha acceso uno "spot" su quelle che sono le situazioni economiche e finanziarie dei personaggi famosi caduti in disgrazia in una apposita rubrica chiamata "Vip senza soldi". C'è stato tra gli ospiti Gianfranco D'Angelo, il quale si è lamentato di percepire solo 2000 euro di pensione dopo tutti i contributi versati, anche se ha poi specificato di non essere in condizioni economiche negative. C'è stato Lorenzo Crespi, che ha spiegato di aver dovuto pagare troppe tasse. Celebre poi il caso di Marco Baldini, che si è ritrovato sommerso dai debiti. Le indagini sul clan dei Casamonica ha anche svelato come proprio Baldini sia stato vittima della loro usura, circostanza che il conduttore ha sempre smentito fortemente.