Marco e Gianni Morandi: “Cantare insieme ci ha commosso”
Tra gli ospiti di Verissimo di questo pomeriggio anche Marco Morandi, che abbiamo visto sul palco dell'Arena, in un'emozionante esibizione al fianco di suo padre Gianni. I due cantarono il brano "Il mio amico". Marco torna a parlare di quella serata e confessa:
"Non è stato facile. Già durante le prove avevamo qualche problema a cantarla perché ci emozionavamo. Abbiamo scelto di fare quella canzone perché volevamo sottolineare il rapporto tra padre e figlio, che vorremmo fosse da esempio per le generazioni successive. Lui mi ha tramandato dei valori che io tramanderò ai miei figli e così via."
A sorpresa, Gianni Morandi è intervenuto telefonicamente. Anche lui ha sottolineato il grande valore emotivo di quella canzone:
"Il mio amico è una canzone dedicata ad un mondo particolare, i bambini che sono in carrozzina, che hanno delle difficoltà. Marco pensava che lo avrei chiamato a cantare "Sei forte papà" e aveva già detto di no, poi invece quando gli ho proposto di cantare insieme questa canzone ha accettato. Non riuscivo a guardarlo negli occhi perché appena lo guardavo mi veniva un groppo in gola"
Marco Morandi è attualmente impegnato nel suo spettacolo "Nel nome del padre", in cui spiega con ironia cosa ha significato per lui essere figlio d'arte. Sulla locandina si legge: "Con la celestiale presenza di Gianni Morandi". Durante lo show, infatti, spesso interviene la voce fuori campo di suo padre o vengono proiettati sullo schermo dei videoclip realizzati da Gianni. Marco ha provato a spiegare in poche parole com'è essere figli di un artista così amato in Italia:
"In casa è normale, ma fuori tutti ti guardano. La genetica non mi ha aiutato, sono come lui, mi muovo come lui, è come passeggiare con lui sempre al fianco. Ed è bello perché è una persona valida sia fuori che dentro"
Padre e figlio hanno chiarito che discutono solo sul campo. Silvia Toffanin, infine, ha chiesto al suo ospite come si comporta con i suoi figli dopo essere cresciuto con un genitore severo come Gianni.
"Provo a dosare e a non essere troppo di manica larga, né troppo severo […] Nei miei figli ho anche visto una vena artistica, ma non voglio influerzarli in alcun modo. Faranno le loro scelte"